lunedì 3 novembre 2008

SENZA PAROLE

Calciopoli/ Il Tar dà ragione a Carraro, tolta anche l'ammenda
Per tribunale ex presidente Figc agì in "conformità alle regole"postato
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2 ore fa da APCOM
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Roma, 3 nov. (Apcom) - L'ex presidente della Figc Franco Carraro ha incassato l'esito favorevole del ricorso presentato al Tar del Lazio contro le sanzioni ricevute dalla giustizia sportiva per il suo coinvolgimento in Calciopoli. Secondo quanto riferisce la stessa federcalcio, il Tar, con sentenza numero 9547/2008, ha riconosciuto "la conformità alle regole dell'ordinamento sportivo" da parte di Carraro "in occasione della partita Lazio-Brescia campionato 2005/2006, ritenendo ragionevoli e responsabili i mezzi utilizzati per effettuare l'intervento nei confronti della classe arbitrale al fine di richiamarne l'attenzione sulla particolare delicatezza dell'incontro".
Alla vigilia del turno infrasettimanale in cui si giocava Lazio-Brescia, Carraro racconta all'allora designatore Paolo Bergamo le lamentele del presidente della Lazio Claudio Lotito per l'arbitraggio di Massimo Saccani nella precedente partita contro la Reggina. "...Loro (i laziali, ndr) stanno nervosissimi, perché dice che domenica questo arbitro (Saccani, ndr)¿ Foti è stato dieci minuti da lui nell'intervallo¿", erano state le parole di Carraro secondo l'informativa dei Carabinieri. In seguito, Carraro avrebbe chiesto a Bergamo di avvisare l'arbitro di Lazio-Brescia (Daniele Tombolini): "Domani¿ per carità, se il Brescia deve vincere che è più forte, però che non ci siano¿ c'è un ambiente qui che è molto teso, capito?". Un'ora dopo, Bergamo chiamò Tombolini, raccomandandosi così con l'allora fischietto anconetano: "E' una partita molto delicata domani, Daniele, perché trovi un ambiente, credimi¿ Mettiti sulla lunghezza d'onda giuste¿".
Quello di Carraro, secondo il Tar, è stato un comportamento legittimo. Il giudice amministrativo ha quindi annullato la decisione della Corte federale anche nella residua parte (l'ammendadi 80mila euro) in cui la sentenza non era stata riformata dal collegio della Camera di Conciliazione Arbitrale dello Sport del Coni, che tolse la diffida all'ex numero uno della federazione.