domenica 27 dicembre 2009

LETTERA A BOBBY-GOL

Caro Roberto, la cosa che più riassume ciò che la nuova proprietà ha fatto alla “NOSTRA” Juventus era il Tuo pianto in tribuna al Comunale quando la Juve si accingeva a vincere il suo 29° scudetto mentre era scoppiata farsopoli e Tu evidentemente già sapevi cosa stava succedendo - a Te, Luciano e Giraudo - proprio “dentro casa”.
Vedere piangere Bobby-gol, il mio Bobby-gol; quello che per uno del 55 come me, significò vedere la Juve in testa (dove deve stare) dopo gli anni bui del dopo Boniperti-calciatore; quello del “padre di tutti i colpi di tacco” a San Siro nel 4-1 al Milan di Rivera e Cudicini; quello dei quattro gol in Nazionale alla Finlandia a Torino; quello che quando giocava in nazionale a Milano il pubblico faceva “oooh” alle sue aperture di gioco “di testa”; quello che giocando d’inverno con la Juve s’è ammalato seriamente e poi si è ripreso; quello che per la sua Juve si è rotto un ginocchio nell’81 contro il Bruges buttando via un mondiale e quindi un titolo di campione del mondo (che ti spetta di diritto morale, come credo abbia detto allora anche il “vecio” Bearzot); quello che non fece una piega quando, capendo che l’età era ormai avanti, tolse dall’imbarazzo la sua Juve e accettò di andare ad Udine, e per questo rischiò tantissimo in un incidente stradale; quello che rappresenta per i miei occhi il ricordo della mia adolescenza, quando in discoteca al pomeriggio in provincia di Pavia (dove vivevo) davano i risultati dicendo “la Juve ha vinto: Bettega.”; ecco vederti piangere – insieme a quello che avevano permesso accadesse a Lucianone e alla nostra Juventus - NON POTRO’ scordarlo né perdonarlo mai.
Se non fossero morti l’Avvocato ed il Dottore (soprattutto - per Te - quest’ultimo) tutto questo non l’avrei mai visto; non sarebbe MAI accaduto: questo lo sa chiunque voglia ragionare con la propria testa e non attraverso il tifo calcistico e le trasmissioni televisive Mediaset, Rai o La7.
Vedi, gli Elkan non hanno “mai” sentito quello che io e tanti altri come me hanno sentito per la Juventus, che è quello che sentivano i due fratelli Agnelli (loro ovviamente da “conduttori” della nave; noi solo come “passeggeri” della stessa durante un tragitto che è stato parte integrante della nostra adolescenza e che quindi nessuno ha il diritto di sporcare “SENZA MOTIVO”).
Quando leggo l’intervista di “Blon” a Le monde dove “magnifica” la discesa in serie B comprendo ancora di più quanto questo signore non abbia niente – ma assolutamente niente – a che fare con lo spirito Juventus: e infatti questo spirito è morto.
Non capisco come Boniperti possa non sputargli in faccia nel leggere queste cose: Boniperti che – in linea con lo spirito Juve – diceva “l’importante è vincere, non partecipare” (lo spirito che ci univa e ci faceva odiare e temere da tutti, soprattutto dall’armata Brancaleone degli onesti di Milano).
Facendo un parallelo un po’ esagerato, la rinuncia al Tar e tutto l’atteggiamento della società verso farsopoli è stato l’8 settembre della Juve: lì è morta.
O forse è andata solo in coma.
Se è così, ora occorre che Tu la faccia uscire da questo coma profondo.
Il come è difficile, ma se non ci riesci Tu è finita.
Il come potrà solo essere questo.
Prima devi riparare le stronzate (scusa il termine, ma non me ne veniva un altro) fatte da “Blon” e da Secco, riportando la squadra a buoni risultati. Questo consoliderà la Tua posizione in società. Fatto questo devi adoperarti per limitare sempre di più i poteri e la posizione del francese: se i risultati ti daranno ragione, gli Elkan (e cioè il “capo John” al quale importa prima di tutto l’aspetto patrimoniale dell’”asset” Juventus) non avranno difficoltà nel “ridimensionare” prima e poi caso mai “congedare” (con tutti i complimenti sabaudi del caso) lo stesso tennista francese che “ama la serie B”.
Poi – se nel frattempo, come sarà – le sentenze della giustizia ordinaria daranno ragione a Moggi e Giraudo, dovrai “operare sotto traccia” per convincere Andrea ad intervenire e così costringere gli attuali padroni ad una “riabilitazione ufficiale” di Moggi e di Giraudo.
Se la situazione di cui sopra si avverasse, non sarebbe una cosa impossibile: in politica (e la lotta per il potere familiare dopo la morte del dottor Umberto, è politica, data la grandezza ed importanza nazionale della famiglia stessa) si sono viste delle riabilitazioni molto più impensabili.
A questo punto l’anima della nostra Juventus ritornerebbe come è più forte di prima, perché diverrebbe ufficiale ciò che oggi è noto solo a chi vuol “vedere”: cioè che alla Juve è stato fatto un torto enorme ed inflitto un danno enorme SENZA MOTIVO.

Ecco caro Roberto cosa – secondo me - Ti aspetta.
Il fatto che sei stato richiamato non può essere stato un caso: vuol dire che dentro al ramo familiare degli attuali padroni del vapore “qualcosa” si sta muovendo.
Pur interessati più al brand e all’asset ecc..ecc, che alla leggenda-Juventus, essi non sono stupidi: avevano calcolato che il harahiri del 2006 per togliere di mezzo gli umbertiani della triade gli costasse un tot: questo tot invece sta diventando molto più alto, e questo NON GLI VA BENE.
Approfitta di questo fatto per operare la completa restaurazione in casa Juve quando sarà possibile farlo.
Nel frattempo collabora internamente con il ns. Lucianone (altro juventino Vero) e riporta la Juve dove deve stare. La squadra non è tutta da buttare, può essere “corretta”, così come facesti (proprio insieme a Luciano) nel 1994 trasformando una squadra che non vinceva, in una squadra incredibile: le potenzialità – come allora – forse ci sono.

Non sentirti affondato dal peso delle aspettative di cui sopra che noi tutti “juventiniveri” riponiamo su di te.

COMUNQUE VADA, Ti saremo sempre grati di non aver sbattuto la porta in faccia a chi non Ti ha difeso; a chi ha fatto denunce “contro ignoti” (sapendo che tra questi “ignoti” c’eri Tu); ha chi Ti ha tenuto in società per due anni come un figlio delinquente che ci si vergogna di far vedere in salotto alla gente, inventandosi mansioni da “aiuto dell’aiuto dell’aiuto del giardiniere”: a te che, con Boniperti e Del Piero, SEI la Juve, insieme all’Avvocato ed al Dottore !!!
Grazie per non averli mandati a quel paese.
Ma la juventinità che hai come noi non poteva che farTi fare questo.

Con lo stesso affetto dei “nostri” anni 70: bentornato Bobby-Gol.
Bentornato Roberto Bettega.

lunedì 21 dicembre 2009

LA JUVE E' MORTA. VIVA LA JUVE !

Caro Trillo, si; la nostra cara, vecchia Juventus è morta.
Nessuno la tocchi, brutti avvoltoi !

Quando se ne andò l'Avvocato, speravo tanto che, rimanendo il Dottor Umberto, tutto rimanesse come prima. Poi quando anche quest'ultimo se n'è andato, ho avuto profonda paura che i barbari varcassero i confini.
I due anni di capelliana memoria sono stati solo l'incubazione dell'invasione.
Poi sono arrivati.
I barbari.

Il grande errore dell'Avvocato - qui sta il punto - è quello di aver scelto male (molto male) gli eredi; quanto meno per ciò riguarda la Juventus.
Gli Elkan forse stanno pagando il conto a coloro da cui sono stati aiutati nella lotta interna con la propria madre e con il ramo cadetto di Andrea.

La "Juventus degli Agnelli" è morta ed è inutile illudersi: ogni cosa ha una fine. Come anche sarà un giorno per il Milan dopo Berlusconi (senza il quale sarebbe finito - lui si per "tentato" illecito - in serie B).
Quando guardo la foto della "panchina storica" con seduti i fratelli Agnelli, l'Avv.Chiusano e Boniperti, penso con orgoglio solo una cosa: la vera Juventus non l'hanno mai battuta; per batterla l'hanno dovuta uccidere quegli sgherri plebei di Milano; e per farlo hanno dovuto aspettare che il re fosse morto.

Bene.
Ora solo questo: o Andrea diventa un novello Carlo Magno e rifonda la Juventus (magari se Ulisse torna ...), oppure rimaniamo con i Longobardi.

Ma ciò che fu è nostro e nessuno, petroliere o telefonista che sia, potrà mai togliercelo.
Potranno solo offenderlo, come hanno sempre fatto insieme con gli altri cialtroni, uniti solo dall'invidia per la regina per il solo fatto che era la moglie del Re, il vero odiato.

La Juve è morta, viva la Juve.

Nemo

sabato 19 dicembre 2009

LA "VISITA CASUALE" DI ANDREA

Questa "visita" di Andrea Agnelli (l'unico Agnelli - per ora - rimasto) mi sembra impossibile che sia "casuale": dopo tre anni e mezzo di "esilio".
Credo che la verità stia nel fatto che gli Elkan siano stati informati di come procede il processo di Napoli, da questo si siano resi conto che in appello Giraudo sarà assolto, ed abbiano visto la sentenza di Torino.
Questo fa il pari con il riavvicinamento di Bettega.
Mah ! Speriamo che i nostri appelli sul Web possano divenire realtà.
Ma se ciò sarà, lo sarà solo per motivi economici.
L'unico verbo che a questi livelli conta è quello economico.
Inizialmente vollero estromettere Andrea (e quindi gli umbertiani) dalla "visibilità" mediatica che la juve vincente dava, per consolidare il fatto che la leaderschip della famiglia passasse dall'Avvocato ai nipotini Elkan, e non invece al ramo "cadetto" degli eredi di Umberto: questo per motivi di alta finanza (per questi motivi sono pure in causa con la madre !!!).
Adesso, stabilite le gerarchie post mortem del Dottor Umberto, i motivi economici a cui guardare sono "meno alti", e tornano ad essere quelli del bilancio Juventus: esattamente quelli che portarono l'Avvocato a chiamare il fratello "organizzatore di famiglia" a mettere ordine nella Juve nel momento in cui il vecchio sistema lasciava il posto al nuovo sistema dei calciatori non più proprietà delle società, sistema nel quale Boniperti non riusciva a muoversi.

Gli Elkan stanno vedendo che la società Juventus FC Spa va male.

Ha speso 100 milioni di Euro in giocatori, senza risultati.
Come tutti i discendenti della famiglia Agnelli, anche loro non amano buttare i soldi, non sono abituati a farlo (come invece i petrolieri onesti).
Sono certo che, se non fosse stato per la questione "dinastica", gli Elkan non avrebbero mai abbandonato la triade, e noi non saremmo qui a parlare.
Sono certo che essi ammirano Moggi, Giraudo e Bettega; ma non per i risultati sportivi, ma solo per quelli economici: vincevano, senza chiedere soldi e - così facendo - aumentavano il valore delle azioni Juventus e quindi del patrimonio della famiglia.
Deve infatti essere chiaro che nel gestire la Juventus, se nei due fratelli (l'Avvocato ed il Dottore) il motivo economico si coniugava indissolubilmente con quello affettivo, ciò non è per gli eredi dell'Avvocato (attuali capi della famiglia), MA INVECE LO E' ANCORA PER IL "CADETTO" ANDREA (e la sua mamma).
Quindi - come dissi già altra volta - se la Juventus si salverà tornando agli umbertiani (cioè Andrea, che poi oggi è l'unico Agnelli di nome rimasto: se fossimo in campo dinastico, la legge salica avrebbe fatto salire al trono Andrea; ma qui domina il denaro e non il sangue, purtroppo!) CIO' SARA' "SOLO" PER MOTIVI ECONOMICI.
Credo che questi motivi stiano prendendo piede DOPO L'USCITA DALLA CHAMPIONS e la relativa perdita economica; ed il pericolo - serissimo - di non arrivare tra le prime quattro e quindi subire una perdita ancora più grave.

Concludendo: se questa interpretazione è giusta (e c'è solo da pregare che sia così) lo vedremo: ma non mettiamoci il cuore sopra. A livello di alta finanza può sempre succedere qualcosa che faccia cambiare la storia di ciò che è più piccolo e che sta "dentro" allo scatolone.
Comunque se dovesse avvenire, ne vedremo delle belle, a cominciare da illustri ritorni di persone e scudetti.

Come dicevo occorre - purtroppo - sperare che quest'anno la nostra amata Juventus vada male, molto male, come avvenne per l'ultima di Boniperti e Trapattoni.
Allora il richiamo del fratello Umberto da parte dell'Avvocato avvenne "ANCHE" (non "solo": c'era anche il fatto che l'accordo Fiat-Mediobanca pare prevesse il "defilarsi" dalla Fiat di Umberto che non andava d'accordo con Cuccia: quindi l'accordo tra fratelli previde che ad Umberto andasse la Juve) per motivi di passione sportiva (il "giocattolo di famiglia").
Oggi, se - e ripeto se - avverrà, lo sarà "SOLO" per motivi economici (la juve è un patrimonio di famiglia e non può svalutarsi).
Questa è la differenza (che poi, a ben vedere, è la differenza che ha portato la Juventus a subire farsopoli ed a trovarsi in questa situazione tipica e normale proprio della squadra degli onesti).

Incrociamo le dita. E ripetiamo: Andrea e Donna Allegra, aiuto !

Nemo

mercoledì 9 dicembre 2009

La matematica non è un’opinione.

Operazione.
prendi una proprietà interessata ad altro (leggi far buoni affari con i petrolieri); aggiungi poi un presidente che sa a memoria quante corde ha una racchetta da tennis, ma certamente non quanta è lungo un campo di calcio; aggiungi poi un direttore sportivo che ha un radar particolare per spendere 25 milioni per giocatori che Moggi avrebbe valutato al massimo la metà; aggiungi infine degli osservatori che conoscono a menadito i colori dei pettirossi invernali.
Risultato: spesi in tre anni almeno 100 milioni di euro per trovarsi fuori dalla Champions a dicembre.

Il problema è sempre quello lì. Questa società aveva i migliori manager di calcio possibili e li ha mandati via con la scusa di farsopoli.
Ora è una nave che vuole arrivare in america, ma naviga a vista senza bussola, e con un comandante esperto di tram.

Per Ciro.
Mi dispiace che ti sei trovato in questa situazione. Te lo dovevi immaginare. Ma forse l’hai “dovuto” fare per tenere in caldo il posto al Marcello nazionale.
Certo che sai anche tu che non hai – nè puoi avere – ancora il “mestiere” per combattere con i tecnici che hanno già avuto esperienze di conduzione in prima persona di squadre di calcio.
Francamente credo che tu sappia che fai delle formazioni iniziali sbagliate e poi non le sai correggere in tempo sul campo perché – giustamente, data l’inesperienza – hai sempre molti dubbi.
Il cambio Poulsen per Del Piero è veramente una chicca! Se l’avesse fatto Ranieri l’avrebbero fucilato sul giornale marrone di Lupo De Lupis.
Non hai ancora capito che se vuoi far giocare Diego con Del Piero, con le squadre forti, non puoi far giocare "anche" Camoranesi. Non avevi capito che col Bayer dovevi coprire le fasce dove ci hanno strainchiappettato ? Mah !
L’avere vicino il tecnico della difesa e dell’attacco... : vallo a dire al ns. Marcello ! Sai dove li manderebbe !!!

Per noi juventini veri.
L’unica speranza è che da Napoli cambi il vento; che torni “frequentabile” il cattivo (cioè Moggi); che gli Elkan passino la mano ad Andrea Agnelli (rispettando l’accordo tra i rispettivi genitori che prevedeva che della Juve si occupasse Umberto), e che questo riabiliti il cattivo (cioè Moggi).
Se ciò non avverrà la nostra Juventus non sarà più quella che è sempre stata.

Ultima nota.
Ma almeno Bettega potrebbero reinserirlo in società, almeno per avere qualcuno che “ricominci” a prendere giocatori di calcio e non di tennis.

Nemo

lunedì 7 dicembre 2009

CONTROCAMPO, RAIDUE, SKYnter: INSOPPORTABILE.

Stasera ho avuto la conferma che l’unico tentativo e scopo del ns. Moggi fu quello di avere qualche voce favorevole sulle reti televisive che – purtroppo – “fanno” opinione. E questa “opinione” diviene (come abbiamo visto) la “verità”.

Ho infatti visto dapprima SKYinter (ma è possibile ce ci dobbiamo sciroppare sempre Bergomi ?): siccome non potevano dire che l’intervento di Caceres su Milito in area era rigore (infatti è quest’ultimo che pesta la scarpa allo juventino) ne erano talmente dispiaciuti che sono arrivati a dire che però Caceres è stato “imprudente” perché “normalmente” quel rigore “poteva” venir dato.
Siamo alla follia.
Ma Vialli (passi l’acido Bergomi), che cacchio fai ? I soldi di SKYnter ti fanno gola sino a questo punto ?

Poi su RAIDUE, si parla della trattenuta di Cannavaro su Samuel, ma non di quella (prima) dello stesso su Chiellini.
Naturalmente Del Piero “accentua” lo spintone alle spalle datogli da Samuel (da dietro): e qui non è quest’ultimo ad essere stato “imprudente”; in sostanza è Del Piero che ha “quasi simulato”.
Solo brevi accenni sulla mancata espulsione di Samuel per il fallo su del Piero.
Ovviamente il romanista De Luca e compagnia cantante spiegano solo che la Juve ha giocato male, e che ha vinto solo con i nervi, che la partita è stata brutta ecc. ecc.
Ma davanti non c’era una squadra con trecento giocatori tutti di primissimo livello, e con lo special one in panchina ? Non erano loro che avrebbero dovuto giocar bene ?

E finisco con Controcampo.
Una vera bolgia di interisti, tutti a fischiare Mughini (che non capisco: ma quanti soldi si fa dare per prendersi quei fischi ? Da uno come lui francamente mi sorprende).
E il Dotto (mai nome fu meno indicato …) che disserta sui rigori non dati all’Inter, e sulla gomitata (!) di Melo (assolutamente senza cervello: questo si !!!) che “in realtà” non è andata a segno: Balotelli-Simulatelli non è stato nemmeno sfiorato (come anche prima da Grosso). Anche il Casarin di turno stigmatizza il gesto di Melo, senza però “schifare” una cosa molto più schifosa di una gomitata: la simulazione.
In inghilterra (dove si picchiano da uomini e non da finocchi isterici) la gomitata è punita; la simulazione invece è “schifata” come tutti i tradimenti, come la vigliaccheria.
Ma qui siamo in Italia. Purtroppo.
Poi c’è il Ferri di turno: quello che ha un’invidia per la Juve che gli sale dall’uccello fino al cervello (notare la rima…), come quell’altro intertristissimo di Berti; gente che ha vinto poco o niente.
E quel che ha vinto (un misero scudetto) lo ha vinto grazie ad uno juventino “prestato”: Trapattoni (proprio come è successo adesso con Ibra; sarà un destino?).
Appena Mughini accenna a Farsopoli ed ai processi di Napoli (ed alle dichiarazioni anti "squadra degli onesti" fatte da un testimone DELL'ACCUSA?) tutti si innervosiscono: NON BISOGNA PIU’ PARLARNE. Il farlo dà fastidio; non è “politically correct” (sarà perchè sale la paura che la verità venga fuori?).

Sempre su SKYinter ho poi visto (canale 316, credo) un Juve-Inter del 2001-2002: mamma mia, quella si che era la ns. Juve!!!.
E come si vedeva quello che è sempre stato, e che Camoranesi ha detto qualche tempo fa: quando gli intertristi giocavano contro la juve se la facevano sotto; si vedeva chiaramente; sapevano che avrebbero perso, o - se gli diceva bene - pareggiavano (e "ovviamente" poi piangevano sui rigori non avuti ecc. ecc.).

Insomma tutto insopportabile.

Ma se Ulisse riesce a sbarcare a Napoli …

Nemo

mercoledì 25 novembre 2009

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO.

E' il colmo, ma proprio il colmo dello schifo. La società (gli Elkan) volevano patteggiare !!!

E invece i tre moschettieri (Moggi, Giraudo e Bettega) si sono difesi e - ovviamente - sono stati assolti dall'accusa di falso in bilancio.
Ora il PM si appellerà (in Italia può farlo, senza poi "pagare" professionalmente - con un "demansionamento" - se anche in appello interviene l'assoluzione: tanto il costo del procedimento è dei cittadini!!!), ma alla fine (anche in Cassazione: dove vedrete occorrerà arrivare) si avrà l'assoluzione.


Bene, dopo tre anni comincia a crollare tutta la torre di puttanate creata attorno alla "perfetta macchina da guerra" creata dall'organizzatore di casa Agnelli: il Dottor Umberto.


Ora vedremo come si comporterà la Juventus F.C. S.p.A., e cioè gli Elkan: speriamo che riescano a tornare sulla via del loro illustre nonno, che certamente - da lassù - fin quì non li ha certo approvati.

Forza Ing.Elkan, dica qualcosa di Juventino; parli come avrebbe fatto l'ultimo vero principe di questo nostro povero paese: L'Avvocato. Tutti noi juventini veri ci speriamo e la preghiamo di farlo. Finalmente.


Nemo



Ripeto: Andrea Agnelli dove sei ???









Nemo

sabato 21 novembre 2009

ALTRE CONFERME: ULISSE STA TORNANDO

Dunque abbiamo ascoltato le risposte di Zeman agli avvocati della difesa nel processo di Napoli.

Il Signor Zeman ritiene di essere uno dei migliori allenatori d'Europa, ma di essere stato vittima di una sorta di "mobbing" da parte di Moggi, Giraudo & C., come vendetta per aver detto che alla Juve dopavano i giocatori.

Francamente è tutto di una pena infinita.

Quest'uomo non si rende conto che non ha vinto nulla perchè le sue squadre non hanno mai avuto una difesa all'altezza della situazione.

Ma egli è troppo pieno di stima per sè stesso per accorgersene.

Non si accorge minimamente che accusare senza prove, ma solo in base allo sviluppo muscolare dei giocatori, da lui (noto fisiatra !) ritenuto "innaturale", non è corretto, nè lecito.

Non si accorge che facendo così si rende solo ridicolo.


Insomma, il processo di Napoli va avanti, e più procede più penso che "Ulisse stia tornando".

Anche il tentativo dei PM di togliere di mezzo il giudice Dott.ssa Casoria (solo perchè aveva detto che vi sono processi penali più importanti - intendendo "per allarme sociale" ) è naufragato.


Miei cari Proci, cominciate a tremare.


Nemo

venerdì 6 novembre 2009

COBOLLI & GIGLI: ANIMA TRANSATTIVA

Copio ed incollo dal sito di Tuttosport: "se i processi penali si chiudessero in un certo modo la federcalcio potrebbe ridarci uno dei due scudetti che ci hanno tolto."

Il nostro ineffabile ex Presidente-Yes men non si smentisce. E' evidente che l'attuale proprietà (gli Elkan) stanno "proponendo" questo alla FGCI: la restituzione di uno dei due scudetti: ma quale? Quello dell'anno 2006, non sottoposto ad indagine e poi assegnato alla squadra degli onesti, oppure il primo, per non far arrabbiare "Mister intercettazioni" ?


Urgono un paio di precisazioni, che credo tutti noi juventiniveri gli "urliamo".


1) il "potrebbe" lo butti nel gabinetto e tiri l'acqua !!! la forma verbale dovuta è l'indicativo presente: "DEVE". In quel caso la Fgci dovrà ridarci il maltolto (poi se non vorranno chiederle i danni dovranno spiegarlo agli azionisti).

2) "uno dei due scudetti" ? Ma cos'è un mercato ? un Suk el Turk ? Nel caso ce li dovranno ridare TUTTI E DUE.

3) e in quel caso nulla si chiede per la dirigenza "defenestrata sine iudicio", nessun commento ?

VERGOGNA. VERGOGNA. VERGOGNA. !!!

Andrea Agnelli dove sei ?

NEMO

sabato 31 ottobre 2009

MANCA L'ARCHITETTO; MANCA MOGGI.

Si torna sempre al punto di partenza. E' una squadra nata senza un criterio ispiratore. Infatti mancava proprio chi doveva indicare il criterio.



Con tutti i soldi spesi da questa dirigenza Moggi, Giraudo e Bettega avrebbero vinto altri tre scudetti e almeno tre Champions.



25 milioni per MELO: ASSURDO !!!



25 milioni per l'accoppiata Tiago/Poulsen: ASSURDO !!!



25 milioni per l'accoppiata Almiron/Andrade: ASSURDO !!!



25 milioni per Diego: forse ...



Con cento (100 !!!) milioni di Euro cosa mai avrebbero fatto quei - veri - dirigenti ?



Il ns. caro Ciro (con dietro Maddaloni e Sormani che suggeriscono ...) non è all'altezza (per ora almeno) di questa conduzione tecnica.



Occorrerebbe un vero tecnico, che non abbiamo.



Aspettiamo Lippi come la manna. Speriamo bene, ma anche lui, senza Moggi dietro, non avrebbe fatto quela che ha fatto.


Per quest'anno, sarà ancora il nulla.



Nemo

CON IL PROSSIMO SARA' LA TERZA STELLA

Dica qualcosa di "gobbo"; meglio: dica qualcosa da "Agnelli".
L'ha detto.
Finalmente.
Ora speriamo che alle parole seguano i fatti.
Certo che una frase del genere non può essere sfuggita per caso.

Qualcosa sta avvenendo.

Che Ulisse stia tornando veramente ?
A quel bastardo di Polifemo con un occhio solo, ma con troppe orecchie tutte tese a spiare con il telefono, dopo averlo in......filzato, gli rispondo: sono io.

NEMO

domenica 18 ottobre 2009

DESOLANTE

Ecco. Questo è il termine giusto per descrivere il gioco della Juventus.
La Fiorentina HA UN GIOCO.
La Juve no.
La Fiorentina HA UN TECNICO.
La Juve no.
La Fiorentina HA UN MEDIANO (Zanetti ...).
LA Juve no.

Manca il regista, oltre che in campo, soprattutto nella società. Manca colui che sceglie quale gioco fare e con che interpreti. Manca cioè quello che in passato faceva (meglio di chiunque altro) Moggi.

L'attuale dirigenza è riuscita a fare brutta figura con Ranieri, il quale non andava preso.

Come pensavo anche quest'anno sarà un anno senza senso e senza risultati "finali".

La società ha ritenuto di "aspettare" per riprendere Lippi e fargli fare - da solo - quello che facevano Moggi e Bettega. Dico subito che sarà molto difficile che ci riesca. Non mi sembra quello il suo ruolo.

Il problema è uno solo: è come se la Ferrari avesse mandato via Shumacher perchè aveva cercato di buttare fuori Villeneuve nel 2000. Ed è quello che gli è successo ora mandando via Ross Brawn. Se si distrugge una macchina che funziona, si è imprudenti, per non dire stupidi.
Sempre che - come nel ns. caso - non ci siano ragioni "più alte" a spiegare il suicidio.

Nemo

martedì 6 ottobre 2009

TUTTI, TRANNE UN AGNELLI.

Copio e incollo da Tuttosport di oggi:
"Ora, dando credito a questo scenario, starebbe per cominciare la fase 2 del progetto-Elkann, quella che presuppone uno scatto in avanti di un altro tipo. Con due manager di successo, Fabrizio Giugiaro, figlio di Giorgetto, e Riccardo Grande Stevens, figlio di Franzo, cooptati nel Consiglio, e senza Gianpaolo Montali, che si trasferirà a Napoli per applicare le teorie del suo libro “Scoiattoli e tacchini”. Forse scomparirà pure il Comitato sportivo: farà tutto Blanc, con Secco. E con Elkann."

Come si legge ci sono i figli di tutti, tranne che del Dottor Umberto; cioè tutti tranne l'ultimo Agnelli: Andrea (che pure ha ben più esperienza "juventina" degli altri due nobili rampolli).

Farsopoli è servita a qualcosa. o no ?
Chi vuol capire, capisca.

Nemo

lunedì 28 settembre 2009

E UNA.

Allora, la prima occasione è andata.

Male

Tutti a domandarsi: come mai ?

La risposta è semplice semplice. E basta leggere quello che ha scritto Moggi su Libero.

La Juventus non è tecnicamente all'altezza della squadra degli onesti (purtroppo). Stop.

Questa squadra adotta un modulo con un trequartista (Diego), che - all'occorrenza - diventa una tera punta. Questo modulo necessita però che si abbiano giocatori in grado di fare il c.d. "possesso palla". Questi giocatori la Juve non ce li ha. Melo ha dei "vizi" che stenta a perdere (non da mai via la palla di prima). Poulsen e Tiago non servono a nulla (sono le sciagurate eredità "raneriane"). Accanto a Melo occorrerebbe un regista puro, che la Juve non ha (avrebbe potuto esserlo - forse - D'Agostino, e (soprattutto) Xavi Alonso (che avevamo in mano - a 18 milioni ! - se il Signor Ranieri non gli avesse preferito Poulsen). Quando tornerà Sissoko noi avremo due interditori "fisici": cioè avremo Momo al posto dello scarso Poulsen. E continueremo a non avere possesso palla.

Oltre a ciò non abbiamo esterni a livello dell'Inter. Grosso è bravo ma non vale - ovvio - Maicon. Quanto agli altri (Molinaro, Grygera, Zebina) diciamocelo: non sono di livello mondiale. La Juve dovrebbe investire lì.

Altra cosa.

Il rombo - pur con i problemi di possesso palla sopra detti - ha un senso SOLO quando gioca Diego. Altrimenti (con il simpaticissomo, ma sopravvalutato Giovinco) occorre fare il 4-4-2.

Il problema di Amauri per me sta solo in una cosa. nel gioco di Ferrara gli è assegnato un compito che è troppo per lui. Deve sfiancarsi su tutto il fronte di attacco. Inoltre - parliamoci chiaro - non è Ibra: non può fare "reparto da solo".

In buona sostanza questa squadra ha un solo "sicuro" fuoriclasse (nella parte finale della carriera): Del Piero. Uno "sperato" (nel senso che deve ancora dimostrare di esserlo) fuoriclasse giovane: Diego. Un solo grandissimo difensore nella finale della carriera: Cannavaro. Un difensore giovane che deve ancora dimostrare di essere diventato "grande": Chiellini.

L'assenza totale di un regista classico, senza il quale fare il rombo è assurdo.

Poi alcuni ottimi giocatori, ma non fuoriclasse (Marchisio, Melo, Iaquinta, Trezeguet, Amauri, Grosso).

Il resto è solo buono, ma non eccezionale non da Juve.

La cifra "complessiva della squadra è nettamente inferiore a quella di Capello, di Lippi (per non parlare di quella trapattoniana dove c'erano "tutti" i migliori giocatori italiani, a cui si aggiunsero Platini e Boniek ... .

Poi c'è un allenatore che è un'incognita (e che è lì ad aspettare la tutela di Lippi fra un anno).



Insomma complessivamente è una squadra che dà la sensazione di essere costruita senza un filo conduttore, così come invece era con il ns. Moggi.

Gira e rigira il problema è sempre quello. Hanno buttato via il "progettista" del motore per i motivi - extra calcistici - ormai capiti.



Nemo

domenica 27 settembre 2009

ADDIRITTURA I!!!

Dunque il Signor Materazzi protesta in quanto Melo doveva essere espulso, perché "avrebbe" (lettura labiale) insultato l’arbitro Saccani, in spagnolo (lui che è brasiliano e gioca in Italia…).
Quindi la Juve è stata “aiutata” dall’arbitro.
A parte che Materazzi – francamente – non mi pare il più titolato per ergersi a censore (stendiamo un velo pietoso...), questo “aiuto” sarebbe avvenuto in una partita dove TUTTI – anche i genoani - hanno visto che:
- il gol di Iaquinta era regolare;
- nel gol di Chiellini il fuorigioco di Trezeguet era millimetrico e quindi discutibile (ma “nel dubbio” non si doveva “non fischaire”?);
- Amauri è stato fermato ormai solo davanti al portiere genoano per un fallo sul difensore “inesistente” (oltre tutto la direzione di Saccani è stata proprio nel senso contrario di questo fallo: cioè “all’inglese” : in inghilterra un fallo così non esiste!).

Tutto questo (sia ciò che dice Materazzi, e sia la direzione arbitrale di Saccani) non fa che continuare una linea di tendenza che è “l’eredità” della farsa del 2006.
Ora per gli arbitri, nel dubbio, fischiare “contro” la Juventus è divenuto una costante, una sorta di pi-greco calcistico; è divenuto una vera moda comportamentale, con cui si afferma la propria “libertà” arbitrale.
E – per surplus - ci dobbiamo “anche” sopportare Bergomi su Sky ! ! !
Questo è ancora il prezzo che l’attuale proprietà ha accettato di pagare con il subire passivamente la farsa del 2006 senza difendersi, per sbattere fuori gli “umbertini” dalla Juve.
Gli Elkan se ne rendono conto o no ?
Ma forse “Parigi val bene una messa”.

Nemo

mercoledì 16 settembre 2009

PRIME IMPRESSIONI

Dopo le prime partite della Juve mi sembra di dover osservare alcune cose.
1) Tuttosport si è "lanciato" in una beatificazione della squadra, manco avesse già vinto tutto.
E' vero che è migliorata tecnicamente (cosa facile dato lo sfascio che proprietà e dirigenza avevano fatto), ma - diciamolo chiaramente - non è assolutamente a livello dell'ultima "vera" Juve (quella diretta da Capello); nè della squadra degli onesti milanesi. Per non parlare del Real Madrid, Barca, Chelsey e Manchester.
2) Finalmente si è acquistato il vero erede di Alex (il quale per altro credo che potrà giocare ancora un pò ai suoi livelli, ma non in tutte le partite della Juve): Diego. Sarebbe stato acquistato già nel 2006 se non veniva fuori la farsa anti juve (vedi l'articolo di Moggi su Libero: "Calciopoli: atto contro Andrea Agnelli"). Lo si sarebbe preso l'anno scorso (a 18 milioni: ndr.) se la Juve - come ulteriore "effetto di calciopoli" - non avesse preso come allenatore Ranieri (brava persona, ma allenatore da squadra di seconda fascia: non "vede" i giocatori), il quale non capì che il problema non era cambiare modulo, ma trovare l'erede del migliore giocatore italiano degli ultimi dieci anni.
3) Ma oltre a Diego non c'è molto di più dell'anno scorso.
Anzi ci sono ancora le eredità "Ranieriane": Tiago, Poulsen (lasciando perdere Almiron).
Non vi sono esterni di valore: Grosso è bravo, ma ha 31 anni.
Felipe Melo: lo si è acquistato ad una somma spropositata. Non vale quei soldi. Allora era molto meglio Xavi Alonso. Ma anche qui per colpa di Ranieri Xavi non gioca nella Juve (l'aveva preso Secco per 18 milioni !).
D'Agostino non valeva neanche lui i soldi chiesti da Pozzo, ma è un vero regista, ciò che coninua a mancare alla Juve: il possesso palla è praticamente inesistente. E con il modulo a rombo con Diego, se non fai posseso palla, rischi di prendere il contropiede.
4) I giovani.
Giovinco, è simpatico e gli vogliamo tutti un sacco di bene, ma non è un giocatore di livello internazionale. Stop.
Marchisio è un ottimo giocatore, ma - nel suo ruolo - De Rossi è assolutamente più forte. Paragonarlo a Tardelli è assurdo. Forse De Rossi può essere paragonato al "Grande Urlo".
Caceres, è un'incognita. Se fosse stato un grande il Barca l'avrebbe ceduto?
5) L'allenatore.
Il "nostro" Ciro. Come si fa a parlare di Ferrara "obiettivamente, con l'affetto che proviamo per lui ?
Proviamo. E' giovane e non ha avuto vera esperienza di direzione di squadra almeno in B. Sa motivare i giocatori (al contrario di Ranieri), ma tatticamente non ha ancora dimostrato di saper "vedere" le partite in corso e "cambiarle".
Diciamo che è lì per volere di Lippi, il quale - dopo i mondiali - ritornerà alla Juve come DT. Questo lo hanno capito tutti. Ma per adesso la scelta migliore era probabilmente Conte (il quale avrebbe riportato a Torino Ventrone, con il quale la Juve "volava"). Ma si sa che tra Conte e Lippi non c'è mai stato amore.
Stasera con il Bordeaux si doveva far giocare Camoranesi e non Giovinco. In mezzo al campo eravamo sempre un uomo in meno, lo vedeva chiunque. Occorreva forse rischiare Zebina (il quale anche lui rimane un mistero).
6) Da ultima una nota lieta. Probabilmente la bella Signora Buffon sta lasciando un pò più tranquillo in ns. caro Gigi, perche il ns. portierone sta tornando quello di prima. Dobbiamo tutti riconoscere che questo sacrificio del ns. portiere è una vera dimostrazione di amore per la Juve: chi di noi ci riuscirebbe ?

Nemo

giovedì 16 luglio 2009

SCELTA INTEMPESTIVA: CARRARO DIXIT

Dunque, abbiamo letto quanto detto da Carraro, ex "complice di cupola" di Moggi.
Sembra che questa cupola si stia sgretolando più velocemente dei palazzi pubblici dell'Acquila dopo l'ultimo - infausto - terremoto.
Tra un pò rimarrà un'associazione a delinquere "unipersonale" (come le S.r.l.).
Io mi domando "quando" la Juventus F.C. S.p.A. si deciderà a dire: <<>>.
Alla fine si potrà anche dire: "ridateci gli scudetti, chiedeteci pubblicamente scusa, e noi non vi chiediamo i danni (che sono proprio tanti)".
Ora "la proprietà" ha ottenuto che gli "umbertiani" (Moggi, Giraudo e Bettega) non siano più nella Juve (e ciò non è più reversibile: negli accadimenti non si può mai tornare indietro). Quindi il fare ora quel che non si fece nel 2006 non costerebbe proprio nulla.
Ormai l'ondata mediatica "forcaiola" è passata. Non è più neanche di moda.
Basterebbe solo un pò di coraggio e di senso di appartenenza alla famiglia Agnelli (che con la Juventus è "una cosa sola"). Basterebbe non fare come Don Abbondio.
Coraggio Elkan, che da lassù il nonno Ti guarda.

Nemo

sabato 11 luglio 2009

BREVI NOTE

1) L'eredità degli errori di mercato della dirigenza è notevole. Almiron, Tiago e Poulsen, sono tutti lì e nessuno li vuole.

L'ultimo, è il regalo di Ranieri: "più forte di Sissoko" (che è arrivato a gennaio dopo che lui non l'aveva voluto a giugno (remember: Sissoki ?) !!!
Lasciando perdere la "chicca" della sostituzione di Del Piero nell'ultima (Samp-Juve) del penultimo campionato quando il capitano poteva superare (per l'ultima volta, data l'età) il suo record di reti in A, mentre il risultato non poteva cambiare nulla. E poi si meraviglia se l'hanno mandato via ... !
Se sommiamo le somme spese male il primo anno di A, equivalgono ad una trentina di milioni di euro (Diego e il terzino che cercano ora).


2) L'atteggiamento da primi della classe dei dirigenti della seconda squadra di Milano è francamente ridicolo, più che insopportabile: Branca dice - sul caso Nedved (altra brutta figura dei dirigenti Juve...) - "essere un giocatore dell'inter dev'essere un privilegio ed un onore".
Nessuno discute i sentimenti di appartenenza ad una maglia, ma bisognerebbe essere un pò più tranquilli per chi non ha vinto niente per quasi vent'anni, ed ha dovuto distruggere la Juventus per poter tornare a vincere, appropriandosi (con onore !!!) di uno scudetto di cartone (questo è il più grande errore di Moratti: se ne renderà conto prima o poi).


3) Affare Melo. Credo che con Diego un regista dal lancio lungo non serva. Alla Juve serviva uno alla Paolo Sousa, o alla Deschamps: mi pare che Melo assomigli di più a questi ultimi.
Quanto al fatto che non abbia lancio, ho delle riserve avendo visto le partite in nazionale.
Da ultimo: posso capire spendere - forse troppo - per un titolare nazionale brasiliano; non per un giocatore di 27 anni che NON E' titolare nazionale italiano, e che si è rimesso su negli ultini due anni.
L'unica cosa che c'era è che era un "vero" juventino. Ma se questo fosse stato vero fino in fondo, avrebbe fatto i "capricci" come li fece lo "zingaro" per andare all'inter nel 2006, e ci sarebbe riuscito.


4) Il processo di Napoli prima o poi finirà.
E - se come spero e penso - giustizia trionferà e Lucianone sarà assolto, la Juventus DOVRA' chiedere in restituzione ciò che può esserle ridato: non la retrocessione; non il saccheggio dei giocatori (complice però la dirigenza e la proprietà che alla fame non era); ma la riassegnazione degli scudetti tolti, quella assolutamente si.


5) Nota bene: TUTTO lo staff sportivo della Juve è tornato di origini "moggiane" (anche Neri: venne con Capello, preso dagli Umbertiani). E allora ?

lunedì 4 maggio 2009

CRONOLOGIA DI UN FALLIMENTO ANNUNCIATO

Mettiamo ordine agli avvenimenti.



1) La squadra degli onesti – a mezzo della “compagnia Tavaroli-Telecom” – organizza il trappolone a Moggi (dopo aver cercato – inutilmente – di assumerlo), per togliere di mezzo la Juve vincente;
2) L’attuale proprietà della Juve, in via di lotta di successione con gli eredi del Dottor Umberto, per aver un motivo “mediatico” per giustificare l’allontanamento degli “umbertiani” (la triade), “lascia” che il trappolone dia i suoi effetti; in pratica non si difende nemmeno: lascia che “l’idea Juventus” venga sporcata, sull’altare dei motivi soliti ereditari, ovviamente a quei livelli stratosferici sconosciuti ai noi comuni mortali.
3) Viene insediata alla Juve una dirigenza a dir poco “assurda”, fatta di “yes men”, che niente sanno di calcio (al massimo di tennis o pallavolo !!!), Tardelli capisce l’antifona e, infatti, saluterà e se ne andrà.
4) Si cerca un allenatore facente parte della vecchia Juve (quella “sacrificata”): Deschamps; ma si fanno i calcoli senza l’oste: Didier è un uomo, non è uno “yes men”; quando capisce che la società “non vuole difendersi” e rinuncia al ricorso al Tar, sbatte la porta in faccia a tutti (rinuncia a dei bei soldini) e se ne va (questo è il vero motivo, non i mancati rinforzi richiesti !).
5) Allora si corre a cercare Lippi, il quale – anche – li manda cortesemente a quel paese: “non sono io che – con la triade cattiva – ha vinto truffando?”; poi viene detto che è per via dell’inchiesta sul figlio: ma siamo tutti scemi? e allora – per questo motivo – rimane in nazionale ? E poi ci torna ?
6) A quel punto non rimane più nessuno “libero”, e viene chiamato un altro che – pur di allenare la Juve – accetta il ruolo di “yes men”: Ranieri.
7) Questo povero cristo si è trovato una squadra divisa in due tronconi: da una parte i campioni sopravvissuti (e invecchiati) con l’ultimo buon acquisto della triade; Chiellini; e dall’altra gli scarsi e quelli - ancora peggiori – comprati dalla nuova dirigenza, con il suo avvallo o addirittura da lui consigliati.
8) Non essendoci più “la società Juve” – ovviamente “scomparsa” con il suo suicidio, anche nella considerazione dei giocatori - il carisma di questa è stato “incarnato” dai cinque campioni rimasti: Del Piero, Buffon, Nedved, Trezeguet e Camoranesi (il quale tutto può fare, tranne che il leader !).
9) Era ovvio che il rapporto non potesse reggere: quello che è esploso ieri negli spogliatoi è – dal punto di vista “società” – sbagliato; ma assolutamente capibile: chi si è messo in spalla la Juve da tre anni, ha un rapporto con Ranieri assolutamente diverso da quello che aveva con Lippi o Capello; in quei casi “c’era ancora la società-Juve”, incarnata da Moggi e la Triade;
10) E veniamo all’oggi. Ora siamo “alle porte con i sassi”.

Concludendo.

I tifosi devono sapere che il colpevole di questa situazione è la proprietà (gli eredi dell’Avvocato, il quale – purtroppo – non ha indicato l’ultimo “vero” Agnelli: Andrea).
Ranieri è stato uno dei tanti errori – forse il minore – compiuti dalla dirigenza insediata da questa proprietà, come lo sono stati gli acquisti “assurdi” di Tiago, Almiron, lo sfortunato Andrade, Poulsen (50 milioni buttati), Melberg, Salihamizic: tutti giocatori medi o mediocri, non da Juve.
Ranieri poi ci ha messo del suo, accettando o consigliando i suddetti acquisti, non riuscendo a gestire il rapporto con chi era rimasto ad incarnare la società (i reduci: vedi la sostituzione “assurda” di Del Piero nell’ultima di campionato scorso a Genova con la Samp – partita inutile per la classifica - dove il Capitano poteva migliorare – probabilmente per l’ultima volta in carriera - il suo record di gol in A), e – diciamolo – con i suoi limiti di tecnico: spesso e volentieri sbaglia la formazione iniziale per poi aggiustarla quando è tardi; non sa giudicare i giocatori da comprare; non sa “intuire” i ruoli ai giocatori per cambiarne la storia.
Con ciò – sia chiaro – è un tecnico medio, non scarso. Certo non è il tecnico che può dare quel qualcosa in più, come Lippi.
L’unica cosa che può fare adesso la proprietà è “ripartire da zero”:
- sostituire subito (alla fine della stagione ovviamente) Ranieri, e il suo staff atletico (quest’ultimo disastroso: più di 60 infortuni, molti su recidiva);
- cercare di tenere Buffon (che giustamente non ne può più), e gli altri campioni ancora validi;
- sostituire in blocco la dirigenza;
- vedere di assumere un vero Direttore Sportivo che sappia di calcio e che possa far “completare” a Secco l’apprendistato che stava facendo con Moggi;
- richiamare Bettega, che è un dirigente capace e costituisce il “legame” con tutto il passato juventino da difendere e rivalutare: questo sarebbe un segnale importante per tifosi e – soprattutto – i vecchi campioni: la società è tornata, voi potete tornare a fare solo i giocatori e ad ubbidire all’allenatore; non sono infatti tutti come Del Piero, dirigente in pectore; ci sono anche i “calienti” come Camoranesi, che non possono “digerire” di essere esposti a figuracce in ruoli non loro (da centrale essendo un’ala !) dopo che il tecnico “non ha voluto” Xavi Alonso ! ! !
- tentare di invertire la marcia nei confronti di calciopoli: è difficile, ma non impossibile: si può sempre cominciare a difendersi.
Ovviamente tutto questo non avverrà. Sarebbe già una fortuna se se ne avverasse solo una parte.
Aspettando che la giustizia ordinaria faccia chiarezza sul ns. Luciano.
E a quel punto vedremo “se e come” – per dirla con Mughini – “si restituirà l’onore a Moggi”.
Ripeto: Ulisse sta tornando.

Nemo

giovedì 23 aprile 2009

JUVINTER

Siamo diventati come l’Inter di prima della Grande Commedia del 2006: siamo la JUVINTER. Quella che alla fine puntava alla Coppa del Nonno, e – regolarmente – la perdeva.
Complimenti ai primi responsabili di tutto questo: gli attuali proprietari "di riferimento". Complimenti per essersi auto sodomizzati nella maniera più seria e comica allo stesso tempo che si sia mai vista. Il tutto – ovviamente – per il solito motivo: potere.
Per questo però sono passati sopra quello che in realtà sono ancora oggi (anzi oggi più ancora di prima) le società calcistiche: delle associazioni che riuniscono idealità e passioni di gruppi di persone. Ed è su queste idealità e passioni che questi personaggi hanno passeggiato con le scarpe da golf (che hanno più tacchetti di quelle da calcio).
Ma come si può pretendere di essere anche solo credibili (Signori novelli proprietari “di riferimento”) quando si chiamano a dirigere “la più importante squadra di calcio italiana” persone che nulla hanno mai avuto a che fare con il calcio (Blanc e Cobolli), o che fino a ieri erano giovani apprendisti dallo zio Luciano ?
Più che mai apprezzo il nostro caro Deschamp, che come guascone (come era D’Artagnan) gli ha sbattuto la porta in faccia. E non per il rifiuto dei rinforzi richiesti (come invece dice il quotidiano marrone), ma perché, quando disse candidamente in un’intervista tv che “non aveva capito perché la società non aveva fatto ricorso al Tar come invece aveva detto” (dato che “il ricorso è un dovere”, come dice “oggi” il Signor Cobolli), in quel preciso momento si era reso conto che la società Juventus non c’era più. S’era “liquefatta” (per dirla con Buffon). E lui (abituato alla “vera” Juventus del Dottore e dei Suoi uomini: Giraudo, Moggi e Bettega) in quella copia falsa e sbiadita di Juve non aveva intenzione di starci un minuto di più. E per questo ha mandato a quel paese anche i soldi dell’ingaggio.
Grande guascone. Grande Deschamp. Grande (vero) Juventino. Come lo ammiro !

Nemo

mercoledì 22 aprile 2009

SENSO DI VOMITO

Copio e incollo, dalle parole del Signor Cobolli-Gigli:
"La sentenza è un dovere - ha spiegato Cobolli Gigli -, ma il ricorso è un diritto. Rinunciare al ricorso sarebbe sbagliato, perché qualsiasi società deve far valere i suoi diritti, non per avere zero sentenze ma per averne una che riteniamo più equa rispetto alle nostre colpe e più coerente con i giudizi del passato. Lo facciamo con molta tranquillità".

Come mai lo stesso principio non è stato applicato tre anni fa per il ricorso al TAR contro la sentenza che ha “liquefatto” (per dirla come Buffon) la Juventus ?
Complimenti. Veramente, complimenti.
Ma un pò di pudore, proprio mai ?

Senza parole.
Solo un gran senso di vomito.

Nemo

lunedì 20 aprile 2009

L'INDIGNAZIONE DI MORATTI E DEGLI ONESTI

Sinceramente trovo i cori razzisti beceri, stupidi ed ignoranti.
Detto questo, al giorno d’oggi il coro anti negro, è equivalente a quello anti terrone, oppure a quello anti cinese e via discorrendo. Mi sembra che l’offesa razzista stia diventando “una delle offese”; che – cioè – si stia “sganciando” dalla sostanza razziale della stessa.
Prevale il desiderio di “colpire” il destinatario dell’offesa, come se avesse una gamba più corta, o se fosse esageratamente alto o basso (quanti “nano” avranno dato a Giovinco?).
Ciò non toglie che qualsiasi offesa è – come detto – becera, stupida ed ignorante.
Ma purtroppo gli stadi di calcio contengono (anche) il peggio della società attuale, nella quale queste cose sono all’ordine del giorno. Il problema è educativo generale, non solo calcistico, e tanto meno solo juventino.
Punto.
Per quanto riguarda l’indignazione interista occorre dire alcune cosette.
Come mai questa indignazione non ha trovato eguale nell’affair-passaporto falso di Recoba ?
Certamente è più grave il coro scemo che il motorino buttato di sotto a S.Siro !?
Miei cari onesti: chi è senza peccato, scagli la prima pietra.
Poi il Pres.Cobolli ha detto quello che doveva dire. Moratti voleva ritirare la squadra: fatti suoi; avrebbe perso a tavolino. È l’arbitro che – se ritiene - può interrompere la partita.
Paolucci chiede la vittoria a tavolino per 3-0: mi pare normale. Gli onesti ormai si sono abituati con la Juve a vincere a tavolino: una volta in più o una in meno … .
Quanto al Balotelli, il Presidente dell’Inter farebbe meglio a rendersi conto di quanto irritante sia il comportamento di un ragazzo (qualsiasi colore abbia: sia chiaro!) di diciannove anni che dà i calcetti da dietro a colleghi che già giocavano quando lui era in fasce. Che protesta con l’arbitro mandandolo a quel paese e meritando lui il rosso. Tutta questa difesa per un ragazzo novello milionario mi pare francamente un pò esagerata e risibile. Mi credano gli onesti: al Balotelli (giustamente) di sti’ cori scemi non gliene può fregare di meno.
Per finire: miei cari onesti, Ulisse prima o poi tornerà. Almeno io e gli altri Telemaco-Juventini, ci speriamo tanto. Nel frattempo giù le mani da Penelope-Juventus.

Nemo

martedì 14 aprile 2009

"RIDATECI LA GRANDE JUVE !" (Tuttosport)

“Ridateci la grande Juve”, titola oggi il quotidiano marrone.
E bravo: ora lo dici !
Ma sbagli titolo. Dovresti dire: “Ridateci l’onore, la dirigenza e i titoli”.
L’onore.
Quello che è stato “rubato” alla Juve. Ed insieme a quello le è stata portata via l’anima, l’orgoglio (quello che tramutava in “piacere” gli insulti della metà italia antijuventina) e quello che i giocatori juventini “sentivano”: il senso di appartenenza ad una leggenda invitta, e che – al contrario – era il dodicesimo giocatore in campo a Torino, mettendo paura a tutte le squadre ospiti: in particolare agli onesti di Milano (vedi le dichiarazioni del “sincero” Camoranesi).
La dirigenza.
Quella che non ha più la Juve.
Un Direttore Generale che “sappia” di calcio più degli altri come Luciano Moggi (e che, come “stalliere del re, conosca i ladri di cavalli”, per difendere i purosangue della casa); i cui acquisti di mercato sono ancora oggi la base per le (poche) vittorie della prima squadra; che ha “inventato e sviluppato” il settore giovanile migliore d’Italia (quando la Juve mai l’aveva avuto !).
Un amministratore che amministri (bene) e basta ! Con la sapienza del Dottor Umberto. Come era il Dottor Giraudo, le cui intuizioni amministrative sono ancora oggi patrimonio della Juventus: stadio di proprietà e Vinovo.
E che aveva portato ad un contratto di sponsorizzazione record con la Tamoil (“buttato” insieme al resto nel harakiri del 2006).
I titoli.
Gli scudetti del 2005 e del 2006.
Vinti sul campo dalla più forte Juventus forse di tutti i tempi, certamente a livello (tenendo conto delle differenze dei tempi ) di quella del quinquennio 30-35 di Carcano, di quella dei 15 anni di Trapattoni (senza e con Platini).
Vinti da giocatori che erano “tutti” presenti nella finale del campionato mondiale per nazioni del 2006.
Mondiale vinto dalla nazionale italiana “basata” sul blocco Juventus, come sempre è stato quando la nazionale ha vinto i mondiali: 1934, 1938, 1982, 2006: ci sarà un perché, o no ?
Anche questo dato storico è stato “sporcato” dall’assurda vicenda popolar-mediatica dell’estate 2006. Una “vicenda dove la regole della giustizia sono state le grandi assenti.
Vicenda “pensata” dalla dirigenza dell’Inter. Vicenda “aiutata e sostenuta” dal giornale rosa interista, dalle televisioni Rai/romaniste, e da quelle vicine alla suddetta dirigenza (La 7).
Ma – incredibile ma purtroppo vero – “portata al risultato” dalla stessa vittima, che ha “volutamente” fatto entrare nelle mura il cavallo, “sapendo” cosa c’era dentro, solo per la più solita e scontata delle guerre di successione che avvengono nelle grandi famiglie, ma con una differenza: in genere non si arriva mai all’autolesionismo a cui si è arrivati. In questo caso si è preferito accogliere nelle mura il nemico esterno, per sbarazzarsi del nemico interno. In puro stile medievale italiano: franza o spagna purchè se magna.

Si potrà riavere tutto quanto sopra ?
Certamente la verità legale – prima o dopo – verrà fuori. E vedremo anche come si pronuncerà la Giustizia Europea azionata dalle associazioni di piccoli azionisti Juventus Spa.
Già comunque comincia ad esserci qualche risultato “italiano” (vedi esclusione della società Juventus dal processo di Napoli contro Moggi).
Già questo fatto legittimerebbe la Juventus a richiedere la restituzione di quanto sopra e – soprattutto – del proprio onore sportivo.
Se non si “pulirà” il soffitto dalla sporcizia di cui sopra, non si potrà “riavere la grande Juve”.

Faccio un appello al (vero) ramo rimasto della famiglia Agnelli: Signora Allegra, Andrea, Vi prego, intervenite, riprendetevi la Juve ! Il Dottor Umberto (e anche l’Avvocato) non avrebbe mai permesso tutto quello che è successo, e che – con Lui vivente- non sarebbe MAI successo: questo lo sapete benissimo. Il “come” lo lasciamo stabilire a Voi, dato che ciò appartiene a logiche familiari di alta finanza che volano molto più in alto di noi e che (giustamente) sono note solo a Voi. Tutti i sostenitori juventini sarebbero con Voi.
In fin dei conti non converrebbe che 14 milioni di possibili acquirenti di auto Fiat, sostenendo Voi, se la dovessero “prendere” proprio con la Fiat.

Non ne possiamo più di questa dirigenza, di questa squadra, … di questa NON-JUVE.

Nemo

lunedì 6 aprile 2009

LA JUVENTUS NON C'E': DOV'E' ?

Dunque è venuto ancora fuori il vero obbiettivo stagionale della Juve. Il tecnico Ranieri l'ha detto chiaramente: lo scudetto "dovevano" vincerli l'Inter o il Milan (!). Dall'altra parte poi c'è l'ineffabile "Cobolli-Gigli". Ma insomma, qual'era il vero obbiettivo della società ? Quello che ho sempre detto, cioè "zona champions", per avere i soldi Uefa. Camoranesi l'ha detto chiaro: "Non è più la Juve". Ed è semplicemente, veramente, tristemente proprio così. Questa è una squadra infarcita di mezze figure, parametri zero e bidoni strapagati. Mi sembra l'Inter (senza Ibraimovic), con Vampeta al posto del Tiago di turno ! ! ! Quando manca (come ogni tanto avviene ed avverrà sempre di più) manca "L'UNICO FUORICLASSE" di questa squadra, cioè il capitano, la Juve è una squadretta, come la Roma (che però gioca meglio, avendo un buon tecnico). Il Milan è vecchio, ma ha tutta gente che da del tu al pallone. La Juve non costrusce gioco: neanche un po'. E' questa è colpa di Ranieri, che non ha voluto un regista, un centromediano, chiamatelo come cavolo volete. Uno che facesse quello che faceva Paolo Sousa o Deschaps, o Emerson. Chiariamo una volta per tutte qual'è la verità: nel 2006 è finita la Juventus degli Agnelli. Se non si capisce questo, non si è capito nulla. Il resto serve a prendere in giro i tanti juventini che continuano a sognare. L'unica speranza è che l'attuale proprietà, o venda ad un magnate; oppure passi la palla (è proprio il caso di dirlo) al ramo "cadetto, cioè ad Andrea Agnelli. In fin dei conti anche ai Savoia capitò così: ad un certo punto i Savoia furono sostituiti dai Savoia- Carignano (Carlo Alberto).

Nemo

venerdì 27 marzo 2009

ULISSE STA TORNANDO

Quando Ulisse sbarcò ad Itaca, successe quel che successe. Indubbiamente l'unico a riconoscerlo fu il vecchio Argo (come sempre le bestie sono meglio degli uomini - soprattutto di "certi" uomini).



Ora mi pare che il primo canto del gallo dei giudici di Napoli sia un buon inizio (chissà: magari il fatto che siano tutte donne non è male, soprattutto se non gliene frega niente del calcio; non ci sarà il "tifo" a giudicare come alla Figc nel 2006).

Diciamo che Ulisse per ora è ancora solo "in vista" della costa di Itaca.

Vedremo se riesce a sbarcare.

Certo che se ci dovesse riuscire, allora sono cazzi dei P...roci (la "erre" mettetela anche dopo la "o").
Il problema è che non c'è Penelope. Purtroppo la Signora Allegra - giustamente - non si è "schierata". E Telemaco-Andrea ha solo messo qualche puntino sulle "i".

L'unica cosa che spero è che Ulisse arrivi a "palazzo", ritrovi il suo arco, e che con quello riesca ad infilzare tutti i meschini che hanno profittato dell'assenza del Re (Gianni ed Umberto).

State attenti sciacalli: il re può anche tornare ! E se torna ... Antinoo/interista sono tutti ... Proci tuoi.


Nemo

mercoledì 11 marzo 2009

Fuori una.

E una. La champions è andata. Come era ovvio. E come - ed è questo che è il brutto - era tutto sommato previsto ed anche accettato dalla società.

La differenza con la Juventus "vera" (quella che è stata ammazzata) era che quella perdeva in champions, e ci si incazzava perchè avrebbe dovuto e potuto vincere (vero Capello?), con tutto l'organico che aveva. Adesso invece perde, e si è "quasi" contenti di aver giocato bene, di aver "onorato la manifestazione", di avercela "quasi" fatta !

Ed il (bravo) pubblico del Comunale ha applauduto i giocatori: e questo è sacrosanto. Ma adesso, quello stesso pubblico, deve - una volta di più - accorgersi cosa è successo e sta succedendo: la "normalizzazione" di quella che era "la Signora omicidi".

Ora si deve capire che questa squadra è nata per stare nel mezzo, senza vincere, senza perdere. Ad "onorare".

Nel mezzo, come (l'ho già detto tempo fa a Trillo) i testicoli che hanno tagliato a tutti gii juventini veri, a cominciare da Moggi.

Chissà che feste faranno se dovessero vincere la decima Coppa del nonno (Italia): chiederanno alla federazione (che accetterà subito ovviamente) di concedere una Palla d'oro (così rimaniamo in tema di sfere) ?

Quando il Capitano finirà (e siamo lì, per ovvie e giustissime ragioni di tempo) questa squadra non sarà più nulla, perchè non è più la squadra degli Agnelli, e non sarà più quella di Del Piero (ecco cosa è rimasta oggi).

L'unico vero titolare del regno è in esilio (Andrea Agnelli), ed i suoi cavalieri sono in disgrazia (Lucianone) o anch'essi in esilio (Giraudo, Romi Gay, Bettega ecc.).

Vi sarà una restaurazione? Anzi "una ristorazione" dal male subito?

Per ora c'è solo una squadra senza capo né coda (proprio com'è sempre stata la squadra degli onesti). Per ora c'è solo grigio. Speriamro torni presto - ben chiaro - il bianco e nero. Ma perchè avvenga questo dovrebbeo accadere due cose impossibili: prima di tutto il ritorno di Andrea Agnelli (determinante) e poi della vecchia dirigenza, o di una nuova, a quella paragonabile.

Ma questo è solo un sogno.

Nemo

mercoledì 4 marzo 2009

Non è mai troppo tardi.

Non è mai troppo tardi per capire con chi si ha a che fare.
L'Ifil avrà capito su "chi" si è appoggiata per "sbarazzarsi" di Moggi e degli "Umbertiani"?
Ufficialmente non gli importa, ma ufficiosamente gli sta "come un cappello nuovo".
La "banda degli onesti" ha assoldato un buon allenatore, dotato di antipatia a tonnellate, e sfornito di diottrie.
E' francamente un record quello di essere riusciti quantomeno a "pareggiare" l'antipatia storica della "squadra degli Agnelli", cemenetata in quarant'anni (dal 9-1 di Torino), in solo un paio d'anni.
Ma sono convinto che con ancora un paio d'anni a disposizione riusciranno nel far ritornare simpatico anche il ns. Lucianone.
Quest'anno comunque hanno già vinto uno scudetto, quello della faccia tosta: non solo si difendono (come faceva la "vera" Juve quando profittava degli errori arbitrali), ma addirittura fanno le vittime e attaccano! Chapeau !
Rimbombano ancora le parole dell'ultimo degli Agnelli, Andrea: "come diceva l'Avvocato, i ns. uomini vanno difesi sino all'ultimo, cosa che l'Ifil non ha voluto fare".
Questo - e tutto il resto - è la paga.
Complimenti.

Nemo

domenica 1 febbraio 2009

ADDIO SOGNI DI GLORIA

Bene. Eccoci tornati con i piedi – e con altri organi assai più importanti e sensibili - per terra.
Come dicevo l’ultima volta la squadra in mezzo al campo (dove si vince o si perde) è mediocre; si regge solo sulla fantasia del suo Capitano, di quella – quando c’è – di Camoranesi, e sui miracoli di Buffon. Stop. Il resto è buono, ma non eccelso.
Per fare il salto occorre quello che Moggi e Lippi presero nel 94: un mediano tipo Paolo Sousa, e poi Deschamps. Gente che sa tenere la palla tra i piedi e sa verticalizzare il gioco. Ma il ns. “grande” mister non è stato d’accordo: molto meglio il grande Poulsen che infatti gioca tantissimo, e quando non c’è senti tantissimo che manca !!! Occorrono poi due esterni da Juve.
Amici miei questa squadra è da terzo quarto posto: stop.
Ma veramente vogliamo credere che Molinaro sia un fenomeno di terzino ? E’ un onesto pedatore (come direbbe il grande – lui si – Gianni Brera). Vogliamo cantarcela che Marchionni è un fenomeno ? Che Nedved può essere ancora lui “in tutte le partite” ?
Questa sera, Mister eleganza ha messo Marchionni al centro dietro le due punte per poter tentare di far gioco: dopo di che continua a dire – con irritazione - che Diego non va bene, se no dovrebbe giocare con il trequartista: e stasera cos’ha fatto ?!
I goal in contropiede ANCHE MENTRE SI VINCE li prenderà sempre. Il perché è assai chiaro.
Mister eleganza non ha qualità in mezzo al campo (ma non lo si deve dire) e quindi deve “accorciare” la squadra per far si che non si perdano molti palloni a metà campo, cercando di “aggredire” i “buoni” centrocampisti altrui. Così facendo, questo tipo di situazioni si ripeteranno. E’ ovvio. Il calcio non è semplice, ma nemmeno fisica nucleare !!!
Concludendo, gli errori derivano dal peccato “originale” di tutta la “vicenda Juventus”.
L’aver voluto “profittare” dell’occasione per far fuori gli “umbertiani” (la Triade) ha portato a distruggere una struttura perfetta. Ora c’è un A.D. che non sa nulla di calcio; un D.S. che qualcosa sa, ma che ha un’autorevolezza grande come una nocciola. Si sono “allontanati” tutti gli osservatori (“Moggiani” e quindi “untori”) che hanno fatto grande il settore giovanile della Juve e fatto arrivare alla Juve tanti giocatori “veri”, da Paolo Sousa, a Paolo Montero, sino ad Ibrahimovic. Con gli attuali osservatori sono arrivati il “sanissimo” (detto ovviamente con tutto il rispetto per il bravo e sfortunato ragazzo) Andrade, il conosciutissimo Tiago e l’affidabilissimo Almiron (in complesso per 35 milioni di Euro !!!): qualsiasi commento sarebbe inutile.
Ed ora Mr.Eleganza si permette anche di rispondere “scocciato” sulla opportunità di prendere Diego al posto di un’ala sinistra. Ma va a ……….. !
Ultime due cose.
Quando il buon Didier (uomo “vero”) ha mandato tutta la nuova dirigenza a quel paese (rimettendoci un anno di ingaggio: ndr. !!!) era perché era schifato da quel che aveva visto in quella estate del 2006 – l’estate del kara kiri – (vi ricordate la sua intervista, quando disse candidamente che “non aveva capito perché non si fosse fatto il ricorso al TAR”, imbarazzando Cobolli e gli altri), ed aveva capito tutto, ma proprio tutto.
In quel momento si è forse pensato di prendere un allenatore vincente ? No, perché non ce n’erano liberi a quel momento: ormai i giochi erano fatti (non si aspettavano che Didier li mandasse a quel paese). Allora si è forse cercato un ipotetico “nuovo” Lippi, un emergente, neanche per idea (a questo punto “per fortuna”: chissà chi avrebbero preso, forse un nuovo Zeman !!!) . Hanno preso uno che, se non andava alla Juve, non è che andava al Real Madrid, al Barcellona o al Manchester United: andava all’altro Manchester, il City. E’ chiaro?
Il nostro Mr. eleganza, quando ha avuto di fronte tecnici bravi - tipo Prandelli o quello del Cagliari stasera – è sempre andato in difficoltà. L’ho detto l’ultima volta: non sa cambiare le partite con i cambi; quando li fa, è già buono se non sbaglia; non sa scegliere i giocatori da prendere.
Breve notazione: tutti questi infortuni come mai non c’erano con Lippi ed il precedente staff atletico ? eppure la Juve era tutti gli anni in cima.
Ultima cosa. Al processo Gea le motivazioni dei giudici alla sentenza hanno fatto pernacchie alla tesi di Palamara. Ma proprio pernacchie. Ora vedremo a Napoli. Nel frattempo Paparesta dice che non è mai stato chiuso da Moggi nello spogliatoio di Reggo Calabria (come tutti hanno sempre saputo): ve li ricordate i giornali? Sequestro di persona !!! In sottofondo Cobolli-Yes Man dice che, nel caso, si dovranno rivedere le sentenze (cioè riavere gli scudetti), “confermando” poi questa affermazione dicendo che “comunque” non si può tornare indietro (e cioè riavere gli scudetti). E’ tutto da ridere, per non piangere. Noi Juventiniveri aspettiamo: addavenì baffone!!!
Intanto a Torino per il falso in Bilancio (le plusvalenze che “tutti” usavano perché “permesse” dall’assurdo status dei calciatori e delle società calcistiche, mezze Spa e mezze Associazioni) la Juve patteggia (moralmente ammettendo la colpa) mentre Giraudo reclama l’assoluzione, che quindi varrebbe anche per la Juve (che patteggia) !!!
Siamo alla commedia dell’arte.
Saluti a tutti.
Nemo

giovedì 29 gennaio 2009

Nodi e Pettini.

I nodi vengono (sempre … o quasi) al pettine.
La sconfitta di Udine (dopo il pareggio con la Lazio e la immeritata vittoria con la Fiorentina) indica alcune cose, chiarissime.
1) La squadra NON HA QUALITA’, al di fuori di Del Piero e – ma non a quel livello – di Amauri (che – purtroppo - non è “assolutamente” un altro Ibrahimovic) e Buffon. Se, per avere qualità in mezzo al campo, si invoca Zanetti (!), con tutto il rispetto per un ottimo giocatore, ma siamo messi male. Zanetti è un grande intenditore, che “se la cava” a costruire, ma a noi serve – disperatamente – un facitore di gioco che abbia classe, a cui si possa appoggiare la palla perché questi possa anche verticalizzare il gioco; gioco che – altrimenti – ha solo due alternative prevedibili. O l’appoggio laterale per andare a cercare il (glorioso, ma vecchio) Nedved; o, dall’altra parte, il timido Marchionni (che sembra l’ombra del giocatore dell’ultimo anno a Parma, e che Moggi a questo punto – forse – avrebbe fatto emigrare per recuperarlo o cederlo).
Oppure il lancio lungo a cercare Amauri (che – ripetesi – non è Ibra).
La colpa di questa situazione è “istituzionalmente” del tecnico e – a monte – della società, per ragioni diverse.
Il tecnico è un “buon” tecnico, ma la storia parla: non ha mai vinto. E’ una persona per bene; ha coraggio di far giocare i giovani (al contrario di Capello). Ma non sa cambiare le partite in corso, con i cambi: mai. Quando li fa, in genere li sbaglia. Non ha l’inventiva di Lippi (che ha “trovato” il ruolo a Nedved) o di Ancelotti (che ha “inventato” Pirlo come mediano: e che mediano!) nel “pensare” ad un ruolo per un giocatore. Non ha il coraggio del tecnico di una grande squadra: con la Lazio si doveva far giocare Iaquinta, ed idem con l’Udinese.
Ma la cosa più grave è la sua "abitudine" a gestire un parco giocatori mediocre (perché – sia chiaro - tale è quello della Juve, se escludiamo il Capitano, Buffon, Camoranesi, e – parzialmente – Amauri: Trezegol è un caso a parte, lui serve solo per una cosa – ed in quello non ha rivali - ma ha bisogno di una squadra dietro). Tutto questo va bene per una squadra che non DEVE vincere, come la Juventus.
Ciò infatti porta ad avallare scelte errate della società, oppure – come nel ns. caso – a non “ovviare” alla scarsa esperienza (Secco) o alla “totale ignoranza tecnica” (Blanc) della stessa società nello scegliere i giocatori.
Se il giovane Secco ha avuto molte volte ragione (imposizione di Sissoko) sulla scelta dei giocatori rispetto al “collaudato” Ranieri, ciò dice tutto.
2) La società non ha un dirigente che “sappia” scegliere i giocatori: non ha più uno come Lucianone. Non ha più l’autorità per dire all’allenatore che il suo mestiere è quello di far giocare i giocatori che la società gli mette a disposizione, dando anche qualche buona indicazione, e non invece quello di far giocare sempre allo stesso modo una squadra, prendendo tutte le mezze figure che servono per perpetuare un sistema di gioco che ha dato buoni risultati (ma che li ha dati SEMPRE grazie alle invenzioni di un fuoriclasse): i moduli si cambiano al combiare dei giocatori.
Insomma è avvilente vedere una Juve con un allenatore che l’anno scorso diceva “Sissoki?”, e poi la società l’ha dovuto prendere di corsa (in ritardo rispetto a quello che avrebbe fatto Secco (che qualcosa da Moggi evidentemente ha imparato …). Che quest’anno si stizzisce se qualcuno dice la verità, cioè che manca qualità in mezzo al campo, rispondendo “che sono tutti ottimi giocatori, nazionali, ecc. ecc.: ma che c’entra ? Certo che sono ottimi giocatori, altrimenti non giocherebbero a questi livelli. Ma altra cosa è essere un campione (se non addirittura un fuoriclasse). E poi si mette a discutere sull’opportunità di prendere Alonso dal Liverpool, e prende Poulsen (!!!). Ed ora dice no sull’opportunità di prendere Diego dal Werder, uno che potrebbe fare ciò che fa il Capitano quando questo non c’è, oltre a giocarci insieme (siamo sinceri: Giovinco è un ottimissimo giocatore, ma non è, NE SARA’ MAI DEL PIERO, non illudiamolo!). Siamo alla commedia dell’arte! Questo potrebbe farlo il Milan che è un hotel pieno di fuoriclasse, ma dove mancano i camerieri. non la Juve che è l’esatto opposto.
Ripeto a tutti gli Juventiniveri: questa squadra non è da scudetto. Magari può vincerlo (e io sarei ultra felice ovviamente), ma se lo farà, potrà farlo come una volta lo fece il Verona del 1986 o la Sampdoria di Boskov: con un’impresa. La Juve, se vince, lo deve fare senza giocare al 110% ogni partita (come invece dice Ranieri !). Perché questo è quasi impossibile farlo, e se lo si fa “uccidono” i giocatori (come infatti è avvenuto alle suddette “provinciali” quando hanno vinto: dopo aver vinto sono – più o meno velocemente – sparite).
Insomma non ci giriamo intorno: alla Juve manca un Direttore Sportivo che sappia fare quel che faceva Moggi ed in parte Bettega; ed un allenatore che sappia fare quel che fece Lippi.
L’anima di una società si vede dal manico e se il manico è (il “funzionario”) Cobolli, E’ DETTO TUTTO.
Vedere “le trame di gioco “ della Juve è una mezza pena.
Nemo
Ps. Leggo oggi: al processo per i bilanci “addomesticati”, la Juve (con il “solito” Zaccone) chiede il patteggiamento; i legali di Giraudo invece lottano per l’assoluzione piena. Insomma la Juve continua a tagliarsi i testicoli per “far fuori” la ex moglie. Che pena

venerdì 23 gennaio 2009

LE PAROLE DI MURINHO: PER SEVERGNINI ED ALTRI INTERTRISTI

C’è voluto lo “special one” per sbattere in faccia agli “onesti” una verità che TUTTI sanno (anche loro, e soprattutto i loro calciatori: in primis Ibrahimovic, e ad eccezione di Zanetti, che perdoniamo in quanto, se continuava a non vincere ed a correre così tanto lo stesso, finiva all’ospedale psichiatrico), ma che non è “politicamente corretto” dire.
Capisco gli imbarazzi dei “dipendenti” della squadra “onesta”.
Capisco molto meno i discorsi di un giornalista che stimo, anche se – purtroppo per lui – di fede “intertrista”. Alludo a Beppe Severgnini.
Mio caro Severgnini, una persona intelligente come lei (non è ironia: questo lo credo sinceramente), abituata per la professione che svolge a tenere distinti i sentimenti dalla ragione, che fa il discorsetto del buon professore, dicendo a Mourinho: hai sbagliato a dire quel che hai detto “soprattutto perché non è vero”: ma andiamo !!!
NON E’ VERO ???
Non è forse vero:
- che il primo scudetto, tolto (e si vedrà se in modo legittimo o meno: ma questa è un’altra storia) alla Juventus e assegnato (contro il parere negativo dei “saggi” interpellati dal Dott.Guido Rossi ex Amministratore dell’Internazionale FC Spa) all’Internazionale FC stessa, NON E’ STATO VINTO SUL CAMPO, e che, quindi - con linguaggio esemplificativo, ma sostanzialmente corretto - questo scudetto (appunto detto “di cartone”) glielo hanno “dato in segreteria” (della FIGC) ?
- che il secondo scudetto (appunto detto “comodo”) è stato ampiamente “semplificato” dall’avere avuto il MILAN sin dall'inizio a notevole distanza di punti, con l’onere di recuperarne nove di penalizzazione (oltre al fatto di aver dovuto fare – “per grazia ricevuta” - i preliminari di Champions); dal non avere avuto contro la Juve, “opportunamente” inviata in B dall’ormai celebre processo in cui si è affermata la giuridica possibilità della metamorfosi dei reati “per gemmazione” degli stessi: tre furti, per la detta metamorfosi giuridica, divengono un omicidio: voila!
- che il terzo scudetto (infatti detto “comodino”, per distinguerlo dal secondo, detto “comodo”) è stato vinto:
a) solo all’ultima giornata, con grida e manifestazioni di gioia degne di una finale mondiale (e non del terzo scudetto consecutivo di una squadra con una rosa di giocatori doppia rispetto a tutte le altre squadre):
b) con moltissime “sviste” arbitrali a proprio vantaggio (sviste che – quando capitavano a favore della Juventus – non erano tali, ma costituivano “prove” dei maneggi truffaldini della Triade, degne di interpellanze parlamentari e dibattiti televisivi, tavole rotonde e via dicendo);
c) giocando assai peggio di una Roma tecnicamente assai inferiore;
d) avendo contro “metà” della Juventus precedente, cioè metà di quella squadra i cui dieci undicesimi erano in campo a Berlino nella finale del Campionato del Mondo (vinto dall’allenatore dei truffatori e padre di un truffatore) e che aveva lasciato la Sua Inter a distanza siderale di punti nel campionato poi gentilmente “assegnatole” (lo scudetto “di cartone” di cui sopra); metà Juve: avendo infatti dovuto cedere sei grandi campioni, tra cui il più forte (Ibrahimovic) alla stessa Inter che “gentilmente” (essendo stata “pregata” di dare una mano in un momento di difficoltà economica !!!) lo ha acquistato (pagandolo 26 mil., quando oggi ne rifiuterebbe 100 dal City degli arabi !!!) insieme a Vieira; ???
Caro Severgnini, la prego quindi, non dica che ciò che ha detto Mourinho non è vero.
Tutti, ma proprio tutti, sanno che è vero.
Mourinho ha una virtù che solo i forti hanno: non ha paura di dire quello che pensa.
Quando ha detto che Ranieri non ha mai vinto nulla, e quindi è un “medio” allenatore, aveva detto la verità, scomoda, ma verità. Per classe poteva forse risparmiarsi l’allusione all’età del collega (tra l’altro non certo “anziana”). Ma il giudizio sull’allenatore era basato sui fatti, che sono oggettivi e non discutibili.
Come sono oggettivi e non discutibili i fatti per cui gli scudetti dell’Inter Manciniana valgono – sportivamente – assai poco (per fare un esempio a Lei caro: rispetto a quelli dell’Inter del Mago Herrera).
Il “suo” presidente ha fatto un grande errore a non rifiutare lo scudetto tolto alla Juventus (quello “di cartone”): ha perso un’occasione per far "disprezzare meno" i successivi (il “comodo” e il “comodino”).
Chiudo dicendoLe una cosa: l’unica cosa che quest’Inter ha di buono è proprio Mourinho, allenatore caratterialmente quasi “da Juve” : “quasi”, perché alcuni suoi difetti, tra cui il comportamento troppo da prima donna, non si concilierebbero con “l’ognuno al suo posto” tipico dell’ordine juventino e della sobrietà sabauda.
Mi creda: tenetevelo stretto, perchè forse – attraverso di lui – la Sua Inter diverrà una squadra di calcio e non l’unione di grandi giocatori, pagati da un mecenate, cieco per amore del suo costoso giocattolo.
Con stima.
Nemo

giovedì 15 gennaio 2009

LETTERA APERTA A MOGGI

Caro Comandante (è così che Ti chiamava il Dottore), Ti ho visto ieri sera da Vespa, e debbo dirTi alcune cose.
1) Ti difendi male.
La Tua espressione leggermente sorridente mentre rispondi alle domande appare, a chi non Ti crede, come quella di un bambino che – sorpreso dalla mamma con le dita nella marmellata – sa di accampare scuse plausibili, ma sa di essere colpevole.
Devi “aggredire”, devi “urlare” come stanno le cose. Non devi essere “gentile” con chi Ti ha crocifisso (e – attraverso Te - il “vero” obbiettivo della crocefissione: la Juve) per due anni.
Quando fanno ascoltare le “interpretazioni” di intercettazioni, devi “ringhiare” che queste interpretazioni sono fatte per renderle il più sospette possibili, e devi chiedere che si facciano ascoltare quelle autentiche, o non si faccia ascoltare nulla.
Quando fanno ascoltare la Tua telefonata con Bergamo con le Tue opinioni sulla composizioni delle griglie, non devi farTi sovrastare dalla conduzione “sapientemente” televisiva del Vespa di turno (il quale – alla faccia dello juventino – per la Sua trasmissione segue solo l’andazzo dell’opinione pubblica maggioritaria del momento); devi “gridare” che stavi solo dicendo come avresti fatto le griglie Tu; e che “dopo”, in una di queste griglie, si sarebbe “pescato” l’arbitro della Juve; e lo si sarebbe pescato con verbale notarile, valido sino a querela di falso verso il notaio verbalizzante); che il Tuo scopo era quello di mettere in griglia-juve gli arbitri migliori, non “quell’arbitro”. Che non vi è nessuna telefonata in cui Tu chiedi un favore po Juve (come invece Mazzini pro Fiorentina, o l’ineffabile Carraro pro Milan).
Devi SBRAITARE dell’assurdità giuridica della sentenza di condanna della Juve per illecito SENZA ILLECITI.
2) Fai parlare di più i Tuoi avvocati.
Tu quando parli hai l’abitudine di non arrivare al punto voluto, ma di deviare su argomenti paralleli a ciò che stai dicendo: se parti per andare a Milano, non deviare su Como a dieci chilometri dall’arrivo. Questo Ti impedisce di essere “televisivamente” chiaro.
Quando andrai ancora da Vespa (ricorda che quella trasmissione è - purtroppo - importantissima ai fini mediatici) concorda prima con il Vespa i tempi a Te lasciati per parlare senza interruzioni, e che per Te possano parlare D’Onofrio e Prioreschi, con “garanzia” di tempi e modi dei loro interventi: non devono intervenire come “spettatori” e trattati con “sufficienza”, ma – a fianco a Te – come protagonisti della trasmissione.
Se Ti capita la prossima volta di controbattere con “prezzemolo Rai”-Cucci, fai in modo che D’Onofrio gli spieghi che se una sentenza sportiva basata sul presupposto di un comportamento che - in sede di giustizia ordinaria – viene provato inesistente, PUO’ essere revocata, e che quindi alla Juve POSSONO (e - nel caso -DOVRANNO) essere revocate le sanzioni e ridati gli scudetti revocatigli.
Se Ti ricapita Bisteccone-laziale, falso amico, non Ti fare aggredire, ma mettilo al suo posto, e rammentagli che la Lazio dovrebbe essere stata esclusa dai campionati dato che, non avendo mai pagato le imposte (ora le sta pagando con mutuo agevolato) ha fatto concorrenza illecita a chi le pagava regolarmente come la Juve e che per ciò non poteva così prendere i fenomeni come Mendieta (chi era costui?) a 50 miliardi. E rammentagli della partita di pallanuoto di Perugia diretta dal laziale Collina-miglior-arbitro-del-mondo.
Se ti ricapita Mr. Capranica of London, cerca di spiegargli – “ringhiando” – dove può infilarsi la Sua anglosassone supponenza: vada a tifare la squadra degli onesti con le fidejussioni false ed i passaporti di plastica
Spiega che per queste ultime non si è fatto nulla.
“Urla” ciò che stava dicendo D’Onofrio (e se non lo fanno parlare “insorgi” per farlo parlare): quando ci fu il caso Recoba, il Presidente della Corte Costituzionale (non del circolo pescatori di Bracciano, con tutto il rispetto per questo) Caianiello “suggerì” che si tenesse un profilo basso con le sanzioni agli “onesti”, e non solo per motivi di etica e convenienza, ma anche per motivi di diritto civile: se una sentenza sportiva è fatti inesistenti ed è quindi sbagliata, se fa danni, la FIGC POI DEVE PAGARE TALI DANNI.
Fai spiegare dai Tuoi legali ai sapientoni della carta (igienica) stampata:
- che la clausola compromissoria impedisce agli iscritti di adire la giustizia ordinaria per questioni “sportive”, ma non impedisce agli stessi di chiedere (“dopo”) la revisione delle sentenze sportive che si rivelano (in processi ordinari) destituiti di fondamento “FATTUALE”, e di chiedere i relativi danni alla FIGC nel caso che le sanzioni irrogate da tali sentenze siano applicate dopo procedimenti tenuti in modo ILLEGITTIMO, per esempio “dimenticandosi” per strada il primo grado del procedimento, e sulla base di “presupposti” e non di “prove”;
- che se il Tuo comportamento, “provato” dalle intercettazioni, era non leale (ma non illecito, in quanto era lecito parlare con i designatori), di quello dovevi essere punito Tu e la Juve; ma che se “si presuppone” che, “dietro” la reiterazione dòi tali Tuoi comportamenti sleali vi sia un illecito sportivo, anche la giustiziva sportiva lo devae “provare”;
- che non si può (per “aggirare l’ostacolo” e far contenti i forcaioli mediatici, tipo Cucci, Cannavò e compagnia cantante) “inventare” che la sola reiterazione dei comportamenti sleali “costituisce di per sé" un illecito sportivo: tre furti, non "fanno" (come somma) un omicidio.
3) Non aver remore nel dire:
- che le intercettazioni a Te (e ad altri) fatte, sono state fatte da un organismo oggi sotto processo (Tavaroli affair);
- che questo organismo apparteneva ad una società (Telecom) il sui Amministratore principale era il vice Presidente dell’Internazionale FC;
- che, in questo modo, Ti hanno preparato un “trappolone” per toglierTi di mezzo (dato che non avevano potuto comprarTi con un contratto: tiralo fuori e fallo vedere), usando il sospetto mediatico come prova della maldicenza popolare della metà italiana antijuvetina;
- ricorda a tutti la famosa intervista di Mancini (“preveggente”) con l’”avvertimento” a Te basato su un (in allora) futuro Cd con le Tue telefonate (guarda caso) registrate;
Non aver timore nel dire:
- che questo trappolone, seppure bene ordito ed in cui Tu sei cascato (in quanto Ti credevi intoccabile: ed in questo si hai sbagliato per presupponenza) DA SOLO NON SAREBBE STATO SUFFICIENTE, se non vi fosse stata la concomitanza (fatale) della morte del dottor Umberto Agnelli e del problema del ristabilimento dei rapporti di forza in casa Agnelli;
che, in breve, la parte “non Umbertiana”, che voleva più “smaile” e più orecchini nei giocatori, ha prevalso ed ha “approfittato dell’occasione” per liberarsi di chi non poteva mandare via senza poi non poter giustificare all’opinione pubblica dei tifosi (sono tanti milioni di possibili acquirenti FIAT…) e agli azionisti la cacciata di chi ti ha fatto vincere tutto per dodici anni SENZA CHIEDERTI UNA LIRA e con i conti a posto; di chi ha acquistato Zidane a pochi miliardi di lire e lo ha venduto a centocinquanta miliardi, ha acquistato Inzaghi (antipatico – ma più bravo di un ingestibile Vieri) a venti miliardi e lo ha rivenduto al Milan per ottanta, così prendendo il miglior portiere italiano di sempre, oltre a Nedved e Thuram; di chi chiude un contratto di 250 milioni di euro con la Tamoil;
- che in tal modo i nuovi padroni, semplicemente non difendendosi, hanno ottenuto quel che volevano, passando sul cadavere della Juve, della sua storia e di ciò che essa rappresenta per tutti i “morali associati” di essa (che poi siamo tutti noi juventini veri), i quali, come tali, vantano un interesse morale al rispetto della reputazione della loro “associazione morale”.
4) Non cadere più nelle trappole “televisive” come quella che Ti hanno preparato alla 7 ad Invasioni Barbariche, ed in cui sei caduto l’anno scorso: la “brava conduttrice” Ti ha trattato come un mariuolo mettendoTi in cattiva luce e Tu – ovviamente scocciato - Le hai fatto una battuta un po’ volgare, e così Le hai dato modo di farTi passare anche per maleducato.
5) Infine non azzardarTi a mollare la lotta: altrimenti noi tutti juventiniveri Ti verremo a cercare anche tra cent’anni in Purgatorio e Te le suoneremo di santa ragione (naturalmente dopo aver visto da lassù l’ultima partita della Juve, nella quale – come al solito – le avrà suonate alla seconda squadra di Milano cioè l’Inter, la quale – come al solito – dopo aver giocato peggio e meritato la sconfitta sul campo, reclamerà per i favori arbitrali a nostro favore: nihil sub sole novi.
Ti abbraccio con affetto.
Nemo

Ps. Una cortesia: chiedi a Mughini come cavolo fa ancora ad andare a Mediaset senza vomitare e mandarli tutti dove devono andare, a cominciare da quel … di Liguori.

giovedì 8 gennaio 2009

SECONDO ATTO

E siamo al secondo atto della commedia.
L'accusa di associazione a delinquere sotto lo schermo della GEA è caduto.
Rimane secondo i giudici la violenza privata e le minacce verso due calcaitori di Moggi padre e figlio.
Appare ovvio che queste due condanne cadranno in appello.
Si potrebbe pensare che i giudicanti non se la sono sentita di stroncare del tutto il teorema accusatorio del Presidente dell'ANM Dott. Palamara.
Quando Giudicanti e Requirenti (PM) saranno due Magistrati di Ordini DIVERSI, probabilemente potremo non avere più questo dubbio.
Certo che - per esercitare una violenza privata con minace - occorre POTER in effetti "compromettere" la carriera di un calciatore. Ma ciò si può fare solo se - in effetti (proprio attraverso quella associazione a delinquere che non è stata trovata esistente) - si poteva mettere in pratica tale minaccia.
Ma siccome la detta associazione a delinquere non c'era, questa volenza privata come poteva esserci?
Naturalmente i titoli dei media erano tutti di questo tenore: "I Moggi condannati !" Poi nel contesto dell'articolo si diceva che l'accusa ("portante") dell'associazione a delinquere era caduta.
Complimenti ai ns. giornalisti !!!
Ora aspettiamo con fiducia l'appello, e la sentenza di primo grado di Napoli.
In quest'ultima vedremo come può esistere una "cupola" fatta da un solo soggetto, dato che tutti gli altri sono usciti dal processo.
Quando tutta questa VERGOGNA finirà sarà sempre tardi.
Nemo