giovedì 29 gennaio 2009

Nodi e Pettini.

I nodi vengono (sempre … o quasi) al pettine.
La sconfitta di Udine (dopo il pareggio con la Lazio e la immeritata vittoria con la Fiorentina) indica alcune cose, chiarissime.
1) La squadra NON HA QUALITA’, al di fuori di Del Piero e – ma non a quel livello – di Amauri (che – purtroppo - non è “assolutamente” un altro Ibrahimovic) e Buffon. Se, per avere qualità in mezzo al campo, si invoca Zanetti (!), con tutto il rispetto per un ottimo giocatore, ma siamo messi male. Zanetti è un grande intenditore, che “se la cava” a costruire, ma a noi serve – disperatamente – un facitore di gioco che abbia classe, a cui si possa appoggiare la palla perché questi possa anche verticalizzare il gioco; gioco che – altrimenti – ha solo due alternative prevedibili. O l’appoggio laterale per andare a cercare il (glorioso, ma vecchio) Nedved; o, dall’altra parte, il timido Marchionni (che sembra l’ombra del giocatore dell’ultimo anno a Parma, e che Moggi a questo punto – forse – avrebbe fatto emigrare per recuperarlo o cederlo).
Oppure il lancio lungo a cercare Amauri (che – ripetesi – non è Ibra).
La colpa di questa situazione è “istituzionalmente” del tecnico e – a monte – della società, per ragioni diverse.
Il tecnico è un “buon” tecnico, ma la storia parla: non ha mai vinto. E’ una persona per bene; ha coraggio di far giocare i giovani (al contrario di Capello). Ma non sa cambiare le partite in corso, con i cambi: mai. Quando li fa, in genere li sbaglia. Non ha l’inventiva di Lippi (che ha “trovato” il ruolo a Nedved) o di Ancelotti (che ha “inventato” Pirlo come mediano: e che mediano!) nel “pensare” ad un ruolo per un giocatore. Non ha il coraggio del tecnico di una grande squadra: con la Lazio si doveva far giocare Iaquinta, ed idem con l’Udinese.
Ma la cosa più grave è la sua "abitudine" a gestire un parco giocatori mediocre (perché – sia chiaro - tale è quello della Juve, se escludiamo il Capitano, Buffon, Camoranesi, e – parzialmente – Amauri: Trezegol è un caso a parte, lui serve solo per una cosa – ed in quello non ha rivali - ma ha bisogno di una squadra dietro). Tutto questo va bene per una squadra che non DEVE vincere, come la Juventus.
Ciò infatti porta ad avallare scelte errate della società, oppure – come nel ns. caso – a non “ovviare” alla scarsa esperienza (Secco) o alla “totale ignoranza tecnica” (Blanc) della stessa società nello scegliere i giocatori.
Se il giovane Secco ha avuto molte volte ragione (imposizione di Sissoko) sulla scelta dei giocatori rispetto al “collaudato” Ranieri, ciò dice tutto.
2) La società non ha un dirigente che “sappia” scegliere i giocatori: non ha più uno come Lucianone. Non ha più l’autorità per dire all’allenatore che il suo mestiere è quello di far giocare i giocatori che la società gli mette a disposizione, dando anche qualche buona indicazione, e non invece quello di far giocare sempre allo stesso modo una squadra, prendendo tutte le mezze figure che servono per perpetuare un sistema di gioco che ha dato buoni risultati (ma che li ha dati SEMPRE grazie alle invenzioni di un fuoriclasse): i moduli si cambiano al combiare dei giocatori.
Insomma è avvilente vedere una Juve con un allenatore che l’anno scorso diceva “Sissoki?”, e poi la società l’ha dovuto prendere di corsa (in ritardo rispetto a quello che avrebbe fatto Secco (che qualcosa da Moggi evidentemente ha imparato …). Che quest’anno si stizzisce se qualcuno dice la verità, cioè che manca qualità in mezzo al campo, rispondendo “che sono tutti ottimi giocatori, nazionali, ecc. ecc.: ma che c’entra ? Certo che sono ottimi giocatori, altrimenti non giocherebbero a questi livelli. Ma altra cosa è essere un campione (se non addirittura un fuoriclasse). E poi si mette a discutere sull’opportunità di prendere Alonso dal Liverpool, e prende Poulsen (!!!). Ed ora dice no sull’opportunità di prendere Diego dal Werder, uno che potrebbe fare ciò che fa il Capitano quando questo non c’è, oltre a giocarci insieme (siamo sinceri: Giovinco è un ottimissimo giocatore, ma non è, NE SARA’ MAI DEL PIERO, non illudiamolo!). Siamo alla commedia dell’arte! Questo potrebbe farlo il Milan che è un hotel pieno di fuoriclasse, ma dove mancano i camerieri. non la Juve che è l’esatto opposto.
Ripeto a tutti gli Juventiniveri: questa squadra non è da scudetto. Magari può vincerlo (e io sarei ultra felice ovviamente), ma se lo farà, potrà farlo come una volta lo fece il Verona del 1986 o la Sampdoria di Boskov: con un’impresa. La Juve, se vince, lo deve fare senza giocare al 110% ogni partita (come invece dice Ranieri !). Perché questo è quasi impossibile farlo, e se lo si fa “uccidono” i giocatori (come infatti è avvenuto alle suddette “provinciali” quando hanno vinto: dopo aver vinto sono – più o meno velocemente – sparite).
Insomma non ci giriamo intorno: alla Juve manca un Direttore Sportivo che sappia fare quel che faceva Moggi ed in parte Bettega; ed un allenatore che sappia fare quel che fece Lippi.
L’anima di una società si vede dal manico e se il manico è (il “funzionario”) Cobolli, E’ DETTO TUTTO.
Vedere “le trame di gioco “ della Juve è una mezza pena.
Nemo
Ps. Leggo oggi: al processo per i bilanci “addomesticati”, la Juve (con il “solito” Zaccone) chiede il patteggiamento; i legali di Giraudo invece lottano per l’assoluzione piena. Insomma la Juve continua a tagliarsi i testicoli per “far fuori” la ex moglie. Che pena

venerdì 23 gennaio 2009

LE PAROLE DI MURINHO: PER SEVERGNINI ED ALTRI INTERTRISTI

C’è voluto lo “special one” per sbattere in faccia agli “onesti” una verità che TUTTI sanno (anche loro, e soprattutto i loro calciatori: in primis Ibrahimovic, e ad eccezione di Zanetti, che perdoniamo in quanto, se continuava a non vincere ed a correre così tanto lo stesso, finiva all’ospedale psichiatrico), ma che non è “politicamente corretto” dire.
Capisco gli imbarazzi dei “dipendenti” della squadra “onesta”.
Capisco molto meno i discorsi di un giornalista che stimo, anche se – purtroppo per lui – di fede “intertrista”. Alludo a Beppe Severgnini.
Mio caro Severgnini, una persona intelligente come lei (non è ironia: questo lo credo sinceramente), abituata per la professione che svolge a tenere distinti i sentimenti dalla ragione, che fa il discorsetto del buon professore, dicendo a Mourinho: hai sbagliato a dire quel che hai detto “soprattutto perché non è vero”: ma andiamo !!!
NON E’ VERO ???
Non è forse vero:
- che il primo scudetto, tolto (e si vedrà se in modo legittimo o meno: ma questa è un’altra storia) alla Juventus e assegnato (contro il parere negativo dei “saggi” interpellati dal Dott.Guido Rossi ex Amministratore dell’Internazionale FC Spa) all’Internazionale FC stessa, NON E’ STATO VINTO SUL CAMPO, e che, quindi - con linguaggio esemplificativo, ma sostanzialmente corretto - questo scudetto (appunto detto “di cartone”) glielo hanno “dato in segreteria” (della FIGC) ?
- che il secondo scudetto (appunto detto “comodo”) è stato ampiamente “semplificato” dall’avere avuto il MILAN sin dall'inizio a notevole distanza di punti, con l’onere di recuperarne nove di penalizzazione (oltre al fatto di aver dovuto fare – “per grazia ricevuta” - i preliminari di Champions); dal non avere avuto contro la Juve, “opportunamente” inviata in B dall’ormai celebre processo in cui si è affermata la giuridica possibilità della metamorfosi dei reati “per gemmazione” degli stessi: tre furti, per la detta metamorfosi giuridica, divengono un omicidio: voila!
- che il terzo scudetto (infatti detto “comodino”, per distinguerlo dal secondo, detto “comodo”) è stato vinto:
a) solo all’ultima giornata, con grida e manifestazioni di gioia degne di una finale mondiale (e non del terzo scudetto consecutivo di una squadra con una rosa di giocatori doppia rispetto a tutte le altre squadre):
b) con moltissime “sviste” arbitrali a proprio vantaggio (sviste che – quando capitavano a favore della Juventus – non erano tali, ma costituivano “prove” dei maneggi truffaldini della Triade, degne di interpellanze parlamentari e dibattiti televisivi, tavole rotonde e via dicendo);
c) giocando assai peggio di una Roma tecnicamente assai inferiore;
d) avendo contro “metà” della Juventus precedente, cioè metà di quella squadra i cui dieci undicesimi erano in campo a Berlino nella finale del Campionato del Mondo (vinto dall’allenatore dei truffatori e padre di un truffatore) e che aveva lasciato la Sua Inter a distanza siderale di punti nel campionato poi gentilmente “assegnatole” (lo scudetto “di cartone” di cui sopra); metà Juve: avendo infatti dovuto cedere sei grandi campioni, tra cui il più forte (Ibrahimovic) alla stessa Inter che “gentilmente” (essendo stata “pregata” di dare una mano in un momento di difficoltà economica !!!) lo ha acquistato (pagandolo 26 mil., quando oggi ne rifiuterebbe 100 dal City degli arabi !!!) insieme a Vieira; ???
Caro Severgnini, la prego quindi, non dica che ciò che ha detto Mourinho non è vero.
Tutti, ma proprio tutti, sanno che è vero.
Mourinho ha una virtù che solo i forti hanno: non ha paura di dire quello che pensa.
Quando ha detto che Ranieri non ha mai vinto nulla, e quindi è un “medio” allenatore, aveva detto la verità, scomoda, ma verità. Per classe poteva forse risparmiarsi l’allusione all’età del collega (tra l’altro non certo “anziana”). Ma il giudizio sull’allenatore era basato sui fatti, che sono oggettivi e non discutibili.
Come sono oggettivi e non discutibili i fatti per cui gli scudetti dell’Inter Manciniana valgono – sportivamente – assai poco (per fare un esempio a Lei caro: rispetto a quelli dell’Inter del Mago Herrera).
Il “suo” presidente ha fatto un grande errore a non rifiutare lo scudetto tolto alla Juventus (quello “di cartone”): ha perso un’occasione per far "disprezzare meno" i successivi (il “comodo” e il “comodino”).
Chiudo dicendoLe una cosa: l’unica cosa che quest’Inter ha di buono è proprio Mourinho, allenatore caratterialmente quasi “da Juve” : “quasi”, perché alcuni suoi difetti, tra cui il comportamento troppo da prima donna, non si concilierebbero con “l’ognuno al suo posto” tipico dell’ordine juventino e della sobrietà sabauda.
Mi creda: tenetevelo stretto, perchè forse – attraverso di lui – la Sua Inter diverrà una squadra di calcio e non l’unione di grandi giocatori, pagati da un mecenate, cieco per amore del suo costoso giocattolo.
Con stima.
Nemo

giovedì 15 gennaio 2009

LETTERA APERTA A MOGGI

Caro Comandante (è così che Ti chiamava il Dottore), Ti ho visto ieri sera da Vespa, e debbo dirTi alcune cose.
1) Ti difendi male.
La Tua espressione leggermente sorridente mentre rispondi alle domande appare, a chi non Ti crede, come quella di un bambino che – sorpreso dalla mamma con le dita nella marmellata – sa di accampare scuse plausibili, ma sa di essere colpevole.
Devi “aggredire”, devi “urlare” come stanno le cose. Non devi essere “gentile” con chi Ti ha crocifisso (e – attraverso Te - il “vero” obbiettivo della crocefissione: la Juve) per due anni.
Quando fanno ascoltare le “interpretazioni” di intercettazioni, devi “ringhiare” che queste interpretazioni sono fatte per renderle il più sospette possibili, e devi chiedere che si facciano ascoltare quelle autentiche, o non si faccia ascoltare nulla.
Quando fanno ascoltare la Tua telefonata con Bergamo con le Tue opinioni sulla composizioni delle griglie, non devi farTi sovrastare dalla conduzione “sapientemente” televisiva del Vespa di turno (il quale – alla faccia dello juventino – per la Sua trasmissione segue solo l’andazzo dell’opinione pubblica maggioritaria del momento); devi “gridare” che stavi solo dicendo come avresti fatto le griglie Tu; e che “dopo”, in una di queste griglie, si sarebbe “pescato” l’arbitro della Juve; e lo si sarebbe pescato con verbale notarile, valido sino a querela di falso verso il notaio verbalizzante); che il Tuo scopo era quello di mettere in griglia-juve gli arbitri migliori, non “quell’arbitro”. Che non vi è nessuna telefonata in cui Tu chiedi un favore po Juve (come invece Mazzini pro Fiorentina, o l’ineffabile Carraro pro Milan).
Devi SBRAITARE dell’assurdità giuridica della sentenza di condanna della Juve per illecito SENZA ILLECITI.
2) Fai parlare di più i Tuoi avvocati.
Tu quando parli hai l’abitudine di non arrivare al punto voluto, ma di deviare su argomenti paralleli a ciò che stai dicendo: se parti per andare a Milano, non deviare su Como a dieci chilometri dall’arrivo. Questo Ti impedisce di essere “televisivamente” chiaro.
Quando andrai ancora da Vespa (ricorda che quella trasmissione è - purtroppo - importantissima ai fini mediatici) concorda prima con il Vespa i tempi a Te lasciati per parlare senza interruzioni, e che per Te possano parlare D’Onofrio e Prioreschi, con “garanzia” di tempi e modi dei loro interventi: non devono intervenire come “spettatori” e trattati con “sufficienza”, ma – a fianco a Te – come protagonisti della trasmissione.
Se Ti capita la prossima volta di controbattere con “prezzemolo Rai”-Cucci, fai in modo che D’Onofrio gli spieghi che se una sentenza sportiva basata sul presupposto di un comportamento che - in sede di giustizia ordinaria – viene provato inesistente, PUO’ essere revocata, e che quindi alla Juve POSSONO (e - nel caso -DOVRANNO) essere revocate le sanzioni e ridati gli scudetti revocatigli.
Se Ti ricapita Bisteccone-laziale, falso amico, non Ti fare aggredire, ma mettilo al suo posto, e rammentagli che la Lazio dovrebbe essere stata esclusa dai campionati dato che, non avendo mai pagato le imposte (ora le sta pagando con mutuo agevolato) ha fatto concorrenza illecita a chi le pagava regolarmente come la Juve e che per ciò non poteva così prendere i fenomeni come Mendieta (chi era costui?) a 50 miliardi. E rammentagli della partita di pallanuoto di Perugia diretta dal laziale Collina-miglior-arbitro-del-mondo.
Se ti ricapita Mr. Capranica of London, cerca di spiegargli – “ringhiando” – dove può infilarsi la Sua anglosassone supponenza: vada a tifare la squadra degli onesti con le fidejussioni false ed i passaporti di plastica
Spiega che per queste ultime non si è fatto nulla.
“Urla” ciò che stava dicendo D’Onofrio (e se non lo fanno parlare “insorgi” per farlo parlare): quando ci fu il caso Recoba, il Presidente della Corte Costituzionale (non del circolo pescatori di Bracciano, con tutto il rispetto per questo) Caianiello “suggerì” che si tenesse un profilo basso con le sanzioni agli “onesti”, e non solo per motivi di etica e convenienza, ma anche per motivi di diritto civile: se una sentenza sportiva è fatti inesistenti ed è quindi sbagliata, se fa danni, la FIGC POI DEVE PAGARE TALI DANNI.
Fai spiegare dai Tuoi legali ai sapientoni della carta (igienica) stampata:
- che la clausola compromissoria impedisce agli iscritti di adire la giustizia ordinaria per questioni “sportive”, ma non impedisce agli stessi di chiedere (“dopo”) la revisione delle sentenze sportive che si rivelano (in processi ordinari) destituiti di fondamento “FATTUALE”, e di chiedere i relativi danni alla FIGC nel caso che le sanzioni irrogate da tali sentenze siano applicate dopo procedimenti tenuti in modo ILLEGITTIMO, per esempio “dimenticandosi” per strada il primo grado del procedimento, e sulla base di “presupposti” e non di “prove”;
- che se il Tuo comportamento, “provato” dalle intercettazioni, era non leale (ma non illecito, in quanto era lecito parlare con i designatori), di quello dovevi essere punito Tu e la Juve; ma che se “si presuppone” che, “dietro” la reiterazione dòi tali Tuoi comportamenti sleali vi sia un illecito sportivo, anche la giustiziva sportiva lo devae “provare”;
- che non si può (per “aggirare l’ostacolo” e far contenti i forcaioli mediatici, tipo Cucci, Cannavò e compagnia cantante) “inventare” che la sola reiterazione dei comportamenti sleali “costituisce di per sé" un illecito sportivo: tre furti, non "fanno" (come somma) un omicidio.
3) Non aver remore nel dire:
- che le intercettazioni a Te (e ad altri) fatte, sono state fatte da un organismo oggi sotto processo (Tavaroli affair);
- che questo organismo apparteneva ad una società (Telecom) il sui Amministratore principale era il vice Presidente dell’Internazionale FC;
- che, in questo modo, Ti hanno preparato un “trappolone” per toglierTi di mezzo (dato che non avevano potuto comprarTi con un contratto: tiralo fuori e fallo vedere), usando il sospetto mediatico come prova della maldicenza popolare della metà italiana antijuvetina;
- ricorda a tutti la famosa intervista di Mancini (“preveggente”) con l’”avvertimento” a Te basato su un (in allora) futuro Cd con le Tue telefonate (guarda caso) registrate;
Non aver timore nel dire:
- che questo trappolone, seppure bene ordito ed in cui Tu sei cascato (in quanto Ti credevi intoccabile: ed in questo si hai sbagliato per presupponenza) DA SOLO NON SAREBBE STATO SUFFICIENTE, se non vi fosse stata la concomitanza (fatale) della morte del dottor Umberto Agnelli e del problema del ristabilimento dei rapporti di forza in casa Agnelli;
che, in breve, la parte “non Umbertiana”, che voleva più “smaile” e più orecchini nei giocatori, ha prevalso ed ha “approfittato dell’occasione” per liberarsi di chi non poteva mandare via senza poi non poter giustificare all’opinione pubblica dei tifosi (sono tanti milioni di possibili acquirenti FIAT…) e agli azionisti la cacciata di chi ti ha fatto vincere tutto per dodici anni SENZA CHIEDERTI UNA LIRA e con i conti a posto; di chi ha acquistato Zidane a pochi miliardi di lire e lo ha venduto a centocinquanta miliardi, ha acquistato Inzaghi (antipatico – ma più bravo di un ingestibile Vieri) a venti miliardi e lo ha rivenduto al Milan per ottanta, così prendendo il miglior portiere italiano di sempre, oltre a Nedved e Thuram; di chi chiude un contratto di 250 milioni di euro con la Tamoil;
- che in tal modo i nuovi padroni, semplicemente non difendendosi, hanno ottenuto quel che volevano, passando sul cadavere della Juve, della sua storia e di ciò che essa rappresenta per tutti i “morali associati” di essa (che poi siamo tutti noi juventini veri), i quali, come tali, vantano un interesse morale al rispetto della reputazione della loro “associazione morale”.
4) Non cadere più nelle trappole “televisive” come quella che Ti hanno preparato alla 7 ad Invasioni Barbariche, ed in cui sei caduto l’anno scorso: la “brava conduttrice” Ti ha trattato come un mariuolo mettendoTi in cattiva luce e Tu – ovviamente scocciato - Le hai fatto una battuta un po’ volgare, e così Le hai dato modo di farTi passare anche per maleducato.
5) Infine non azzardarTi a mollare la lotta: altrimenti noi tutti juventiniveri Ti verremo a cercare anche tra cent’anni in Purgatorio e Te le suoneremo di santa ragione (naturalmente dopo aver visto da lassù l’ultima partita della Juve, nella quale – come al solito – le avrà suonate alla seconda squadra di Milano cioè l’Inter, la quale – come al solito – dopo aver giocato peggio e meritato la sconfitta sul campo, reclamerà per i favori arbitrali a nostro favore: nihil sub sole novi.
Ti abbraccio con affetto.
Nemo

Ps. Una cortesia: chiedi a Mughini come cavolo fa ancora ad andare a Mediaset senza vomitare e mandarli tutti dove devono andare, a cominciare da quel … di Liguori.

giovedì 8 gennaio 2009

SECONDO ATTO

E siamo al secondo atto della commedia.
L'accusa di associazione a delinquere sotto lo schermo della GEA è caduto.
Rimane secondo i giudici la violenza privata e le minacce verso due calcaitori di Moggi padre e figlio.
Appare ovvio che queste due condanne cadranno in appello.
Si potrebbe pensare che i giudicanti non se la sono sentita di stroncare del tutto il teorema accusatorio del Presidente dell'ANM Dott. Palamara.
Quando Giudicanti e Requirenti (PM) saranno due Magistrati di Ordini DIVERSI, probabilemente potremo non avere più questo dubbio.
Certo che - per esercitare una violenza privata con minace - occorre POTER in effetti "compromettere" la carriera di un calciatore. Ma ciò si può fare solo se - in effetti (proprio attraverso quella associazione a delinquere che non è stata trovata esistente) - si poteva mettere in pratica tale minaccia.
Ma siccome la detta associazione a delinquere non c'era, questa volenza privata come poteva esserci?
Naturalmente i titoli dei media erano tutti di questo tenore: "I Moggi condannati !" Poi nel contesto dell'articolo si diceva che l'accusa ("portante") dell'associazione a delinquere era caduta.
Complimenti ai ns. giornalisti !!!
Ora aspettiamo con fiducia l'appello, e la sentenza di primo grado di Napoli.
In quest'ultima vedremo come può esistere una "cupola" fatta da un solo soggetto, dato che tutti gli altri sono usciti dal processo.
Quando tutta questa VERGOGNA finirà sarà sempre tardi.
Nemo