venerdì 28 maggio 2010

Caro Dottor Moratti la smetta: errare è umano, ma perseverare è diabolico.

Egr.Dottor Moratti, leggo oggi che Lei ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Perchè tengo tanto allo scudetto del 2006? E' stato giustamente tolto alla Juventus ed è stato assegnato a chi è arrivato subito dietro. Ad esasperare non è stata la scelta ma quello che ha portato a quella scelta. Il resto è stato tutto naturale e conseguenziale. Non c'erano altre strade da prendere, secondo me».

Guardi Dottore, così non ci siamo proprio.
Va bene non aver detto nulla (pur sapendo di aver fatto anche Lei telefonate e quant’altro: a proposito questo Suo “aver taciuto” è stato “etico” ?) mentre crocefiggevano Moggi e Le toglievano dai piedi la Sua nemica Juventus: quello era capibile per chi conduceva la Sua “guerra santa” ed aveva speso un’enormità di denaro senza riuscire a vincere proprio niente in dieci anni.

Ma adesso, con tutto quello che è emerso nel processo di Napoli – E CHE (ovviamente) LEI SAPEVA – non Le sembra di esagerare ? Non Le sembra di essere veramente ed assolutamente fuori luogo ?
Ma per la miseria: un po’ di decenza !
Ma come può dire queste cose !
Tutto e tutti la smentiscono.
L’unico che ancora (svelando la sua vera faccia) la segue in questo “difesa dell'indifendibile” è il Suo “mandatario” Guido Rossi.

Oltre a ritenere (“assurdamente”: i tre saggi hanno smentito totalmente Lei e Rossi !) che il regalo fatto a Lei di un titolo largamente non vinto fosse “inevitabile”, quasi “giuridicamente ovvio” - e quindi oltre alla miseria di voler indossare un titolo che sul campo non avete nemmeno lontanamente lottato per vincere e che quindi assolutamente non meritavate - Lei si permette di dire che quel titolo è stato “giustamente” tolto alla Juventus, e quindi – come per “decantazione chimica” - dato a voi che eravate "subito dietro" ???
Ma che film si ricorda Dottor Moratti ? Per avere questo regalo targato "Rossi ex CDA INternazionale FC Spa" vi è stato oltretutto bisogno dell’arretramento in classifica anche del secondo classificato, il Milan (“graziato” dalla B con colpe maggiori di quelle adoperate per "ghigliottinare" la Juventus, solo per essere "la squadra del Presidente del Consiglio”), dato che voi non eravate affatto "subito dietro": eravate terzi a ben sedici punti! proprio come la falsa-juventus di quest'anno nei vs, confronti !

Ma Lei chi si crede di essere: Dio ? Chi è Lei per dire “giustamente” ? Il giudice dei giudici ?

Come può avere questa enorme prosopopea ? Ed oltretutto l’assoluta arroganza per mettere nel nulla tutto ciò che sta emergendo nel processo di Napoli, fatto anche dal Suo dipendente Giacinto Facchetti e da Lei ?
Effettivamente l’arroganza del potere è una vera droga: attenzione però, dà assuefazione.

Oltre a ciò, come può ritenere una barzelletta il caso Recoba ed un suo dipendente (Oriali) che ha “patteggiato” la pena, e che oggi – mentre è inibito – viaggia tranquillamente per i campi di calcio ?
E le famose fidejussioni false ?
Ed l'aver trattato - Lei ed i Suoi dirigenti (tanto per non farsi mancare nulla ...)l'acquisizione delle prestazioni sportive del calciatore del Genoa Milito con un Presidente tesserato FIGC (Preziosi) inibito ?
Con tutto ciò Lei come può parlare da “grande giusto” ? Con che diritto ?
Ma per Lei le regole valgono solo per gli altri ? Cioè valgono solo per la – da Lei odiata – Juventus ?

Lei sa benissimo che la giustizia sportiva ha “anticipato” l’accertamento della verità che sta avvenendo a Napoli (rischiosamente: infatti con Lei e la Sua Inter, per i casi Recoba e fidejussioni, non lo fece; aspettò l’esito della giustizia ordinaria; così da arrivare alla “santa” prescrizione e salvo poi chiudere gli occhi sul patteggiamento di Oriali).

Lei sa benissimo (credo che i suoi legali Le avranno detto di come sta andando il processo – vero – di Napoli no?) che se la giustizia ordinaria accerterà una verità “diversa” da quella che venne “presunta” da quella sportiva, le sentenze di “farsopoli” (si, perché questo è il nome giusto per quella porcata di processo) dovranno venire revocate ex art.39 CGS ? E che Andrea Agnelli pesterà i piedi – stavolta - con tutta la potenza della Sua famiglia per questo.

E allora perché “fa finta di niente” e continua a sparare sentenze ?

Non è legale, né sportivo, pedinare un proprio dipendente come Vieri; né giocare partite con un extracomunitario con un passaporto falso procurato con la collaborazione di un Vs. dirigente, e poi montare un putiferio assurdo proprio per un rigore (che a termini di regolamente non c'era) secondo voi non avuto, in una partita che comunque non incideva sulla classifica finale; partita che voi dovevate perdere a tavolino (questo si, ed insieme a tutte le altre in cui avevate utilizzato il detto giocatore: Recoba) proprio per quei regolamenti che Lei invoca a gran voce per la Sua Inter.
Ma già, dimenticavo; per Lei e i suoi colleghi dirigenti dell’Inter, per la vs. società, tutti “onesti a priori” per dogma della fede, vige una legge diversa.
Voi potete fare tutto, gli altri nulla.

Guardi, si goda le Sue recenti vittorie, per quanto valgono le vittorie senza avversari… o con favori arbitrali peggiori di quelli che Lei chiamava “prove” del potere-Juventus; ma sappia che le vittorie “vere” sono quelle che si conquistano senza prima “togliere di mezzo” fisicamente (montando uno scandalo mediatico) l’avversario come è stato fatto con la fuga dalla Procura al “SUO” giornale rosa della sola parte “per Voi utile” delle intercettazioni (Telecom/Tavaroli…) sul campionato 2005.

Concludo dicendoLe che stavolta non avrà a che fare con lo “smail” degli Elkan e Montezemolo che della Juventus se ne fregano altamente; o con degli incompetenti messi lì allo sbaraglio come lo yes men Cobolli Gigli o il tennista Blanc.
Stavolta dovrà vedersela con un Agnelli “vero”.
Con l’erede del Dottor Umberto.
Si il figlio di colui che da giovane seppe far fronte allo stesso atteggiamento sbagliato della Sua società calcistica che non accettò le regole (secondo cui la partita di Torino - dove “prima” della “quasi” invasione di campo nel finale di partita stavate “già” perdendo - si doveva rigiocare), ma voleva “profittare” dell’occasione per trasformare una sconfitta in una vittoria a tavolino, ma, siccome le andò male, allora – per protesta (contro cosa ? contro le regole ?) mandò in campo la primavera che ne prese 9 da Sivori e compagnia: evidentemente il volere vincere a tavolino è una caratteristica di famiglia !

Sissignore, Andrea Agnelli ristabilirà la verità: questo è poco, ma sicuro. E’ solo questione di tempo.
Alla Juventus verranno restituiti i titoli “rubatigli” con uno scandalo basato sul nulla da Lei ampiamente - ancora adesso – “cavalcato”.
Ed a Moggi ed al Dottor Giraudo verrà restituito l’onore sportivo.
E forse li rivedremo anche al loro posto: chissà ?
Lo scudetto del 2006 di cui Lei ingiustamente (qui si il termine è appropriato !) ed immeritatamente si fregia, prima tornerà vacante, e poi – senz’altro quando a Napoli si ristabilirà la verità – tornerà da chi l’ha vinto MERITATAMENTE SUL CAMPO CON 91 PUNTI, insieme all’altro del 2005.

Per fortuna il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.
Nemmeno a Milano.

Un’ultima cosa: quando la Juventus tornerà ad essere quella che è sempre stata, se allora voi vincerete io sarò il primo a congratularmi con animo sincero con Voi (come facevo per le vittorie – vere – dell’Inter di Suo padre).
Ma sono certo che quando tutto tornerà ad essere come era prima che – con un vero e proprio “golpe” degno dei generali argentini – venisse distrutta la Juventus del Dottor Umberto Agnelli, voi avrete molto poco da festeggiare, e ricomincerete a piangere e lamentarvi per i complotti (inesistenti) altrui piuttosto che a guardare dove avrete sbagliato. Insomma: nihil sub sole novi.

Ma con Andrea i trappoloni mediatici come quelli del 2006 non serviranno più, perché la Juventus si difenderà: non ci sarà più una lotta di famiglia interna da sfruttare per far trasformare un polverone mediatico degno del peggiore Bar Sport di Milano in verità rivelata, come è stato nel 2006.

Si ricordi l’Ariosto Dottor Moratti: chi troppo in alto sal, cade sovente, precipitevolissimevolmente.

Nemo

domenica 16 maggio 2010

SONO RIUSCITO A FARLA PUBBLICARE !!! Risposta al blog "Filo Spinato" di Alvaro Moretti su Tuttosport.com

Amici Juventiniveri, poco fa ho letto il post di Alvaro Moretti sul suo Blog "FIlo Spinato" su Tuttosport.com, nel quale - in buona sostanza - egli auto proclama Tuttosport cartaceo come l'artefice del mutamento mediatico che sta avvenendo riguardo a farsopoli. Sarebbe cioè merito degli articoli del quotidiano marrone (data la loro "visibilità") se ora la pubblica opinione di coloro che leggono solo i giornali sportivi e vedono solo i tiggì stanno cambiando opinione (in senso favorevole) riguardo a Moggi ed alla Juventus, e non certo dei nostri "pur lodevoli" siti internet come Juve29vero.com e gli altri siti e blog: cioè di coloro che Mughini ha chiamato "gli eroi al valor militare juventino".
Ora, senza voler fare di noi dei "reduci" (anche perchè sarebbe presto: infatti ricordatevi che la guerra sarà ancora lunga e piena di insidie) non ho potuto fare a meno di dargli la risposta che riporto qui di seguito.

<< E no un momento: diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Tuttosport è stato "assente" sino al comparire delle telefonate degli "onesti a priori/che onesti non sono", sino a che la difesa di Moggi non ha fatto energere le dette telefonate. Sino a questo momento ogni tanto, in pagina rigorosamente interna pubblicava un trafiletto con una nota dell'associazione "Giulemanidallajuve", del Prof. Bertinetti o del Dott. Belviso.
Codesto giornale ed il suo Direttore De Paola (già al giornale rosa di Milano quando questo costituiva "la prova del delitto" con i suoi farneticanti articoli-j'accuse) una volta diventato "d'incanto" direttore di codesto giornale, non ha detto nulla del processo di Napoli sino a quando non vi è stata l'emersione delle telefonate di cui sopra.
Solo a questo punto - finalmente - codesto giornale si è mosso. Meglio tardi che mai, ma il grande merito di aver tenuto "viva" la "questione farsopoli" è solo ed unicamente dei siti internet sorti a difesa della più grande farsa giudiziale sportiva che si è avuta a memoria d'uomo.
Il merito è di questi siti (che si sono sostituiti a Voi giornalisti nel fare giornalismo: cioè chiedersi "il perchè" degli eventi semza peraltro avere i Vs. mezzi per la ricerca delle risposte)e della grande parte dei 14 milioni di tifosi Juventini(veri) che sin dall'inizio, solo aiutati da questi siti e dalla "grande rete" (che non è "comprabile"), hanno voluto ragionare con la propria testa che gli diceva: tutto ciò non è possibile; manca "il movente" (la squadra vinceva in quanto era una corazzata; e come mai la juventus "non si è difesa" ? chiunque l'avrebbe fatto, lo fanno anche i colpevoli ! Questi piccoli "quisque de populo", sono loro che sono riusciti a tenere in alto il morale e la voglia di Luciano Moggi di difendersi sino in fondo, quando tutto il mondo gli sputava contro in maniera ributtante: ci ricordiamo quando - dopo i mondiali vinti da una squadra "basata" su giocatori scelti da Moggi, e da un allenatore scelto da Moggi, il Ministro Melandri diceva in televisione "Impedite a Moggi di parlare !" (ex ministro Melandri complimenti, un vero esempio di garantismo; si vergogni di avere detto quella frase !!!).

Bene ora siete scesi in campo: meglio tardi che mai.
Ma per favore ora "non vi allargate".
Certo che - data la Vs. leggibilità - ora si ottiene una eco maggiore per la vergogna che è stata fatta alla Juventus ed alla sua storia, oltre che a Moggi ed al Dott. Giraudo.

Ma il merito di essere arrivati a questo punto NON E' PER NULLA VOSTRO.
Un giornale "libero" come in Italia purtroppo credo non vi sia, avrebbe da subito cercato di capire cosa c'era sotto a questa storia strampalata, sia dalla parte degli accusatori (vedi lo strano intreccio tra Inter, Tronchetti Provera, Telecom, Tavaroli ed intercettazioni anti Juventus); sia degli accusati (vedi l'inspiegabile NON DIFESA da parte della Juventus al contrario di quella degli accusati in personam).
Concludendo: ben lieti che "finalmente" siate tornati sulla retta via; ma non accampate meriti che non avete.
Anzi sarà utile che cerchiate di far dimenticare a noi Juventini le colpe giornalistiche del Vs. silenzio di cui sopra (ma noi tutti "capiamo" che - essendo di Torino - non potevate andare contro a quella che era la "proprietà di riferimento" - si dice così no ? - della Juventus post farsopoli).
Tutti noi abbiamo capito che dietro a farsopoli c'era una problema legato alle questioni insorte dopo la morte prematura del Dottor Umberto Agnelli in seno a quella grande e prestigiosa famiglia; e che se tali problemi "dinastici" non ci fossero stati non sarebbe successo nulla, perchè la Juventus si sarebbe difesa come ha sempre fatto Moggi, ma lo avrebbe fatto con la "potenza di fuoco" della Famiglia più importante d'Italia.

Bene ora - finalmente - è tornato l'ultimo "vero" Agnelli.
Speriamo che - anche con il vs. aiuto, prezioso, anche se tardivo - si riesca ad arrivare al ristabilimento della verità e della giustizia.
Voi dovete dire chiaramente che dopo l'emersione delle telefonate che "piaccia o non piaccia non c'erano, ed invece c'erano" (anche ad arbitri, e ciò era vietato anche allora):
- la FIGC - e cioè Abete "il fariseo" dovrebbe revocare subito l'assegnazione dello scudetto agli "onesti/disonesti" di Milano; e che - se ci fosse senso di giustizia - dovrebbe già subito provvedere d'ufficio alla revoca-revisione delle sentenze del 2006;
- la Juventus (e cioè Andrea Agnelli) - in caso di assoluzione di Moggi (e poi in appello di Giraudo) - DOVRA' chiedere ex art. 39 CGS la revoca delle sentenze farsa del 2006 (ed abbiamo molta fiducia che lo faccia), chiedendo anche i danni alla FIGC;
- che le sentenze del 2006 e la motivazione del Prof. Sandulli dell'"illecito strutturato" (cioè dieci comportamenti sleali valgono un illecito = dieci furti valgono una rapina a mano armata), già assurde giuridicamente, non si reggono più nemmeno sul loro stesso assurdo ragionamento; infatti il telefonare tra dirigenti e designatori non era vietato, e lo facevano tutti, quindi poteva essere un mal costume, ma – siccome era di tutti – non poteva oggettivamente costituire una slealtà sportiva (meno che mai un illecito); le telefonate agli arbitri erano vietate anche allora, ma anche qui le facevano tutti (più gli altri che non Moggi: per il quale ad oggi ce ne è solo una, e tra l’altro è Paparesta che telefona a Moggi, non il contrario). E quindi anche per esse vale quanto detto sopra.
Conseguentemente l’illecito strutturato di sandulliana memoria non esisteva e quindi la condanna di Moggi e della Juventus per responsabilità oggettiva è stato un errore giudiziario che va rimosso.
Cominciate una campagna si stampa che dica quest cose chiaramente e fortemente sine die, e poi – alla fine – potrete dire di essere “tornati” tra i “giusti”.
Ma non ora. >>


Un saluto a tutti.

Nemo

domenica 9 maggio 2010

Andrea Agnelli, vorrei dirTi alcune cose.

Caro Andrea, scusa se Ti do del Tu ma sono molto più grande di Te; non che questo sia motivo sufficiente per giustificare tale confidenza, ma siccome è unito con la grande stima per la passione juventina Tua, del Tuo papà e della Tua mamma, mi prendo la libertà.
Ti scrivo per appellarmi a Te, e per far ciò lascio andare i pensieri.
Sono tanti, e si accavallano. Lasciamoli venire fuori così come vengono.
Dunque.

Quando Michel Platini si ritirò nel 1987, anche allora la ns. Juventus passò molto tempo (nove anni) prima di tornare a vincere, eppure allora, tutti noi juventiveri, accettammo “normalmente” la cosa.
Non gridammo, urlammo, pedinammo, intercettammo, rubammo scudetti di cartone come ora ha fatto la squadra milanese degli “onesti a priori”.
Ma – soprattutto – non ci fu tra noi alcuna “sollevazione popolare”: come mai ?
Sopportammo la grandeur del Milan berlusconiano del grande trio olandese con sportiva (e del tutto juventina) ammirazione ed invidia (quella “buona”: in russia la chiamano “invidia “bianca” per differenziarla da quella “nera”, quella cattiva, che mira solo al male dell’invidiato; quella che da noi potremmo senz’altro chiamare “nera-azzurra”, tanto per intenderci).
Idem quando – negli anni 60 - finì la Juve di Boniperti giocatore: anche lì passarono tanti anni (inframmezzati dallo scudetto dei gol di Bercellino (stopper !!!) nel 67. Tu forse eri piccolo.
Ma non avvenne nulla di ciò che è avvento in questi brutti ultimi quattro anni.
Qualcuno – se è persona che “pensa”, come dovrebbero essere i giornalisti e gli uomini d’opinione (ma in questo disastrato Paese ce ne sono ?) - dovrebbe chiedersi il perché.

Il motivo è fin troppo evidente.
Mai si era verificata una cosa del genere.
La distruzione di una società di calcio sulla base di pettegolezzi da bar sport (ma bar “da bassi fondi”), attraverso la quale un’altra squadra (mai, da noi juventiniveri, odiata, ma “semplicemente” guardata come avversaria in genere battuta) è divenuta la padrona sportiva (e non solo) del campionato di calcio italiano.
Ecco, è per questo – un vero e proprio “golpe” – che 14 milioni di juventini hanno mutato un sentimento di competizione (e superiorità) sportiva in “odio” (spero solo sportivo) profondo.
Un sentimento che occorreranno anni ed anni (dopo che la verità sia stata ristabilita, ovviamente) per attenuare, se non finalmente spegnere.
Ed è questo il più grande male che hanno fatto i Signori Telecom-Inter, Rossi, Palazzi, Ruperto, Sandulli, FIGC, al di là del male direttamente fatto alla Juventus ed ai suoi sostenitori.

Ciò che noi in Italia chiamiamo “tifo”, è un sentimento di partecipazione per spiegare il quale occorre rendersi conto che le società calcistiche sono in realtà degli “enti” a cui “partecipano” moralmente tante persone per il perseguimento di un loro – razionalmente inspiegabile – interesse (solo morale e non economico) che si risolve in sentimento di appartenenza, di immedesimazione con una storia, una tradizione, che a sua volta si mischia con la storia personale e la gioventù di ciascuno di tali sostenitori.

In Italia poi si è verificata la circostanza che – com’è “tipico” della ns. storia patria, fatta di Guelfi e Ghibellini– vi è stata una grande divisione tra sostenitori: i tantissimi sostenitori della ns. Juventus, e quelli delle altre squadre.
Questi ultimi, essendo accumunati tra loro spesso dalla sconfitta sportiva rispetto ai sostenitori juventini (per grande merito delle Tua famiglia) hanno coltivato negli anni un irrazionale ed antisportivo sentimento di invidia “cattiva” verso la Juventus.
Purtroppo è stato quest’ultimo cattivo sentimento che ha spinto molte persone che occupavano posti di potere sportivo (essendo evidentemente essi nel contempo sostenitori di altre squadre) ad usare malissimo tale potere: essi hanno sparso il seme dell’odio.
Questa è la maggiore condanna che io gli do.
E ciò non può avere perdono.
Come e di più che per il male ingiusto fatto alla Juventus ed ai tanti sostenitori juventiniveri.
Male fatto, secondo tutti noi, purtroppo con la “determinante” complicità di chi ha forse voluto con ciò allontanare Te, quale erede del Dottor Umberto (al quale – è cosa abbastanza nota – era stata “affidata” la Juventus dall’Avvocato Gianni “anche per il futuro”), dal forte palcoscenico mediatico dato dalla Juventus e dai suoi successi, probabilmente in un più ampio quadro di dissidi familiari nati con la prematura scomparsa del Tuo papà.

Ora si stà finendo di consumare – e meno male – il risultato negativo di tale nefasta combinazione di cause: da una parte odio antijuventino, travestito da giustizia sportiva (ed oggi anche da attività inquisitoria ordinaria: speriamo nella giustizia ordinaria!), dall’altra i dissidi familiari sopra detti.

Dal punto di vista puramente “tecnico” spiegare il disastro attuale è semplicissimo: sino a quando hanno retto i cinque campioni “moggiani” oltre a Chiellini (anche lui portato da Moggi) - sopravissuti al “suicidio” … - la squadra si è “difesa”.
Quando – come è umanamente ineluttabile – questi vecchi combattenti sono invecchiati, i nuovi soldati arruolati dai nuovi padroni (calcisticamente incompetenti nel modo più totale ed assoluto e forse anche poco coinvolti emotivamente …) non sono stati in grado, per manifesta inferiorità tecnica, di dare dei risultati che non fossero “brutalmente” al di sotto della tradizione e della storia del ns. club, com’è invece sotto gli occhi di tutti.

Con l’aiuto della stampa italiana – asservita al potere e quindi “femmina” pronta a farsi “ingravidare” con posti di prestigio mediatico e conseguente potere e denaro – si è poi cercato di “addormentare” i milioni di sostenitori juventini con sogni e illusioni, ed anche (è il colmo, oltre che essere pericoloso ed incosciente: vedi gli schiaffi a Zebina) di scaricare le colpe sui giocatori.
Come se si incolpassero di scarso impegno (e con quale fine poi ???) i giocatori dell’Atalanta per non essere riusciti a rimanere in seria A.
Essi hanno fatto – ovviamente: è nel loro interesse! – tutto ciò che era “nelle loro possibilità tecniche”.

Concludo questi miei pensieri in libertà con questo appello a Te alla Tua mamma: Donna Allegra. Entrambi accomunati a noi nella Vs. passione per quell’entità astratta chiamata Juventus.
L’appello è questo.
Andrea, prendi in mano il potere nella Juventus, con quali mezzi vedi Tu.
Se riesci a far comprare la Juventus da un Fondo d’Investimento dove la maggioranza di riferimento sia solo la Tua sarebbe il massimo. Tantissimi sostenitori, ed anche attuali piccoli azionisti Juventus sarebbero felici di diventare partecipanti ad un tale Fondo d’investimento. Anche solo con una piccola quota. Ma siamo quattrordici milioni !

Nel frattempo, ascolta ciò che il “comandante” di Tuo padre, Ti consiglierà.
E non appena – perchè ACCADRA’ – sarà assolto da tutta la pupù che gli hanno gettato addosso, RICHIAMALO al suo posto.
Ciò sarà giusto, sia per l’interesse della Juventus (e quindi Tuo, oltre che nostro anche se solo moralmente), sia per la giustizia in senso lato.
So che ci vorrà del tempo.

Sino a quel momento togli di mezzo TUTTO e TUTTI coloro che sono stati introdotti dai tuoi parenti (senz’altro ottimi menager finanziari, ma della Juventus non gliene importa nulla, non la “sentono” come invece la “senti” Tu, e come la “sentivano” il Tuo papà e Tuo zio: non è un delitto, è così).
Richiama i soggetti che avevano la fiducia di Tuo padre.
Richiama Romy Gai al marketing e Ceravolo come osservatore.
Non spendere un sacco di soldi per Benitez: non serve. Ci sono tanti tecnici italiani bravi come lui.
Ciò che serve è una società forte ed autorevole “dietro” ad un bravo tecnico.
Quella che c’era sino al 2006.
Stop.

Per favore, domanda “con forza” la revoca dell’assegnazione dello scudetto vinto dalla Juventus di Tuo papà ai quei “ladri” di Milano, i quali tutto sono, tranne che l’esempio di onestà che in questi anni bui si sono spacciati di essere.
Una volta fatto questo, ciò aprirà una falla enorme nel muro di gomma che si è creato dalla farsa del 2006.
Infatti, quando sarà dichiarata l’innocenza di Moggi in primo grado (perché – se siamo in uno stato di diritto – ciò accadrà), ci sarà – di conseguenza – quella di Giraudo in appello.
Quest’ultima – a sua volta – sarà un ulteriore elemento indiretto per la conferma in appello della assoluzioni di Moggi in primo grado (perché sai che i PM si appelleranno a tale assoluzione: tanto le spese di giustizia in Italia le paga pantalone…).
Solo allora vi potrà essere la giusta restaurazione del buon Luciano.

E soprattutto a quel punto potrai e (Ti prego) “DOVRAI” chiedere la revisione delle sentenze del 2006 ex art.39 Cgs (la norma c’è: basta applicarla, nient’altro!) con la restituzione dei ns. due scudetti 2005 e 2006, che oggi sono diventati quelli “più nostri di tutti”: la storia della Juventus non può essere sporcata per i bassi motivi che sono alla base della “farsa” del 2006”.
Vedrai che la FIGC avrà una sola paura: che rivedendo le sentenze essa possa essere oggetto di richieste civilistiche di risarcimenti da parte della Juventus.
Ed a quel punto forse capirà che è suo interesse non ostacolare il ristabilimento della giustizia se avesse la certezza (…) di evitare condanne a risarcimenti per essa “rovinosi”.
Ti ricordo (ma lo saprai benissimo) che fu per evitare tale eventualità che l’allora Presidente Emerito della Corte Costituzionale “consigliò” alla giustizia sportiva di “attendere” l’esito di quella ordinaria – finita, tra l’altro, con un patteggiamento di pena ! – prima di intervenire nei confronti dell’Internazionale FC per il caso del passaporto falso di Recoba e delle fidejussioni false per iscriversi al campionato (consentendo quindi - de facto – che su tali fatti intervenisse la prescrizione): esattamente il contrario di ciò che è stato fatto con la Juventus !!!

Rinnovo la richiesta (comune a quella di milioni di sostenitori juventini veri) che io feci tempo fa su questo mio blog e che sono lieto Tu abbia ascoltato: Andrea e Donna Allegra, aiuto !!!

Un abbraccio (se me lo consenti) e buon lavoro.

Nemo

mercoledì 5 maggio 2010

Due righe a Luciano Moggi.

Caro Luciano, vorrei dirti alcune cose, perché credo che tu sia caduto – ancora una volta – in una trappola mediatica. E non è la prima volta.
Guarda, la tua salvezza passa per i canali “liberi” e per la “santa grande rete” nella quale non vi sono imboscate e trappole e dove veramente si può vedere e sentire che i tuoi sostenitori - come me – sono oltre dieci milioni (dico 10 milioni !!!).
Lascia perdere mediaset, la Rai e la 7.

1) Non capisco perché continui ad andare nella trasmissioni televisive senza “garanzie” sulla scaletta del programma ? Se non te le danno non ci andare !
Basti dire che hanno fatto finire il programma con quel VOMITEVOLE servizio di ziliani (ha addirittura detto cha alla Juve è andata anche bene, perchè gli hanno tolto solo due scudetti e gli hanno lasciato gli altri cinque della tua dirigenza !!! Pensa che razza di "giornalista": VERGOGNOSO !!!) che rappresentava l’accusa, e non invece – come è giusto – con il servizio a tuo favore, dato che è sempre la difesa a dover parlare per ultima.
A mediaset non possono “per contratto” essere terzi con te. Li sei “dal nemico”: non lo capisci?
2) Perché non hai PRETESO che - per te ed accanto a te - parlasse l’Avv. Prioreschi (senza nulla togliere all’ottimo Penta che tutti ringraziamo di cuore per l’inestimabile lavoro che ha svolto) ?
3) Perché ti ostini a tentare di “parlare” con quel giornalista pagato da mediaset che è Liguori, e della cui faziosità sono certe anche le scimmie del Borneo ? E gli dai anche del “tu” ? Ma ti ricordi come ti leccava il sedere prima del trappolone in cui sei cascato ? Adesso finalmente può dimostrarti quanto in realtà ti odiava quando ti leccava: pensa che bel personaggio.
Oltre alla sua naturale faziosità, quello è uno di quei romanisti caciottari che ce l’hanno ancora con “ er foriggioco de Turone” e quindi sono avvelenati con Te (ma in realtà con la Juve) come gli intertristi. Pensa che preferiscono non dire niente contro l'inter per gli scudetti scippatigli dagli arbitri pro-onesti, se - per far questo - devono anche solo minimamente dare un manina a te ed alla Juve.
Tutto qui. Solo tutto qui.
Non dovevi accettare che partecipasse alla trasmissione quel “trombone” come l’hai chiamato.
4) Tu dovevi partecipare solo con la certezza che la scaletta del programma riuscisse a far passare il messaggio che le telefonate che facevi tu le facevano tutti e che quindi le sentenze sportive sarebbero state diverse se la (in)giustizia sportiva le avesse avute tutte a disposizione (cosa che poteva essere se i PM non avessero sbobinato solo quelle che interessavano a loro e che rigurdavano te e la Juve: era questo il tasto da battere.
Invece ancora una volta si è rifatta farsopoli: le tue telefonate, le sim svizzere date ai designatori ed al padre di Paparesta (che - detto tra noi - è stata una tua enorme imprudenza, proprio perché fatta per i motivi innocenti che tu hai detto) ecc. ecc..
5) Quando quell’altro giornalista di Matrix ha detto della condanna di Giraudo, occorreva precisare che quella condanna è intervenuta dopo un rito abbreviato che ha consentito che il giudice (“tifoso” del napoli) emettesse una sentenza “solo” sulla base degli atti e delle affermazioni portate dall’accusa.
6) Non offenderti, ma tu sei un uomo “del fare” e non “del parlare”: quando parli ti difendi malissimo; hai un’esposizione frammentaria. Forse hai così tante cose da dire e da “vomitare” (si vede benissimo: non sai quanto ti capisco) che alla fine non concludi mai un discorso.
Oltre ciò, quando vai in televisione tu hai un’espressione che ogni tanto indulge al sorrisetto: questo da un’immagine di te da “furbetto” che ti danneggia enormemente. So che non lo fai apposta, ma la televisione “è un mezzo”, e come tale occorre usarlo !

In conclusione – dal punto di vista mediatico - questo tuo passaggio televisivo ti ha più nuociuto che favorito.

Infatti all’ascoltatore non è arrivato con chiarezza il messaggio importante, ciò che ormai è emerso in tutta la sua chiarezza con le “telefonate che - piaccia o non piaccia - non c’erano, e che invece c’erano!”, e cioè questo:
“le telefonate ai designatori erano solo un mal costume (in quanto non era vietato ed anzi appoggiato dalla FIGC), e non erano pertanto nemmeno slealtà, proprio perché pratica comune a tutti ed accettata da tutti; men che meno poi costituivano illecito sportivo (oltre che penale), né normale, né quello strutturato “inventato” ad hoc da Sandulli”.

La trasmissione invece ha fatto passare il messaggio di Liguori, che infatti (tranne la "sceneggiata" del microfono momentaneamente chiuso) è stato libero di urlare e di parlare sopra gli altri, e cioè questo: “dal punto di vista penale Moggi non ha commesso reati, ma da quello sportivo dove basta un sospetto (e quindi – secondo lui - le prove non servono) invece li ha commessi, vedi Sim svizzere date ai designatori (anche se non si conoscono le telefonate con esse fatte, e nemmeno sono entrate nel processo sportivo!!!), e quindi è stata giusta la condanna sportiva a lui ed alla Juve”.

Quanto al resto sono schifato dall’atteggiamento del Liguori: per uno che tra l’altro “gioca in casa” è stata una cosa ributtante.

Concludo dicendo che non vedo l’ora che il processo di Napoli si concluda.
Così poi ci sarà anche l’appello (che sarà pericoloso: sensazione mia).
Alla fine la verità trionferà, ma credo che dovrai arrivare in cassazione, anche se, ovviamente, spero il contrario. Nel frattempo siamo tutti con te in questa guerra odiosa ed ingiusta.
Penso quindi che non potrò rivederti presto alla Juve, ciò che è il mio - e di tutti noi Juventiniveri - grande desiderio.
Pensa che lì stanno a pensare di spendere un sacco di soldi per Benitez, e ancora non capiscono che ciò che conta è “il comandante della nave”: come fu Boniperti, e come sei stato tu.
Il resto sono soldi buttati via.
Speriamo che Andrea – meno male che è arrivato ! - blocchi questo ennesimo errore del duo Blanc/Elkan, e che sappia ricostruire la Juve del Dottor Umberto.
Aspettandoti.
Come noi tutti ti aspettiamo.
Al tuo posto di Direttore Generale.

Un abbraccio

Nemo

domenica 2 maggio 2010

Lettera aperta a Tronchetti-Provera (ed all’Inter).

Dott. Tronchetti Provera, questo è uno stralcio della Sua dichiarazione rilasciata a Santa Margherita Ligure, e comparsa oggi (2/5/2010) su Tuttosport:
<< Non guardo indietro. È una vicenda chiusa. In tutti gli sport quando il primo viene squalificato vince il secondo e nessuno ne fa uno scandalo: ma il calcio ha un impatto mediatico più forte e qui si sono inventati che è uno scandalo.>>.

E no, Dottor Tronchetti, così non va!
Ciò che Lei afferma non c'entra proprio niente con ciò che è successo.

Quando il primo classificato è squalificato, e vince il secondo, nessuno fa uno scandalo “quando la squalifica è motivata”; “quando la squalifica non è – essa - uno scandalo”.

Qui lo “scandalo” non è il fatto del dare la vittoria al secondo classificto (nel caso della Sua squadra: “terzo”) se il primo viene squalificato.
QUI LO SCANDALO E’ LA SQUALIFICA DEL PRIMO !

Non cambiamo le carte in tavola !!!

Quando questa squalifica è una “montatura mediatica”, come stà emergendo nell’ambito della “vera” giustizia (quella ordinaria); ed in più, quando i – falsi - motivi per tale squalifica sono identicamente (SE NON DI PIU’…) contestabili anche al secondo/terzo classificato dichiarato vincitore, ALLORA TUTTO CIÒ COSTITUISCE UNO SCANDALO !

Quando la squadra che profitta di questo scandalo (la Sua Inter), piaccia o non piaccia, ha fatto le stesse cose della Juventus, del Milan, della Fiorentina, della Lazio ecc. ecc., viene dichiarata vincitrice al posto della prima, ed ha la faccia di bronzo di proclamarsi “l’onesta della compagnia” e per ciò dichiara ai quattro venti la conformità all’etica sportiva dell’assegnazione ad essa dello scudetto 2006 (otre tutto non oggetto di indagine, ndr), ed in più si viene a sapere che ha fatto pedinare ed intercettare calciatori, dirigenti di squadre avversarie, designatori ed arbitri da una struttura della propria azienda Telecom diretta da un certo Sig. Tavaroli (si ricorda chi è costui no ?) secondo quanto dichiarato da quest’ultimo; ecco, quando un tale secondo/terzo classificato non è oggetto di un pari trattamento degli squalificati, anzi viene dichiarato vincitore “morale”, e tale se ne proclama ai quattro venti: ECCO QUESTO E’ UNO SCANDALO !!!

E mi consenta (direbbe qualcuno …) è uno scandalo che, dopo tutto ciò che è emerso OGGETTIVAMENTE al processo di Napoli, Lei dichiari quanto sopra riportato.

No, caro Dottor Tronchetti Provera, il caso NON E’ AFFATTO CHIUSO.
E’ totalmente aperto.


E francamente dovreste voi dirigenti dell’Internazionale FC, quantomeno per ora, non dire più nulla; trincerarvi dietro un anglosassone “no comment”.
Lo capiremmo tutti.

E invece no ! Insistete nella negazione della realtà, e nella difesa dell’indifendibile !

La trappola mediatica che è stata preparata (e che non avrebbe funzionato se non avesse coinciso nei tempi - per "strana" coincidenza ... - con la lotta di successione in casa Agnelli dopo la prematura morte del Dott. Umberto, per cui anche “lì dentro”, come Lei certamente sa … , qualcuno ha profittato di questa trappola per mettere fuori gli “umbertiani” Moggi e Giraudo) tra poco verrà spazzata via dal giudice ordinario.
Questo Lei lo sa, come lo sanno tutti.

Ed allora occorre chiarire la situazione.
Tutto ciò che, per la trappola mediatica architettata contro Moggi e la Juventus, è stato il motivo per le pene ingiustamente inflitte alla Juventus (e dalle quali questa non si è difesa per il motivo “interno” di cui sopra) è PARI PARI applicabile alla Sua Inter.

Ma vede nessuno di noi “balordi” (come ci ha definiti scioccamente il figlio di Facchetti) ha interesse che l’Inter (onesta “a priori”) vada in serie B con penalizzazione: non ce ne frega niente !
Noi juventini non siamo interisti: per fortuna!

Nessuno di noi crede che quelle telefonate siano state un illecito.
E nemmeno una slealtà sportiva, dato che lo facevano tutti; ed anzi era la stessa Figc che “spingeva” i designatori a parlare con le società ed i dirigenti di esse.
Al massimo poteva essere – eticamente – un mal costume “di tutti”.
VOI COMPRESI.

E quindi noi non chiediamo la “riapertura” di “farsopoli” contro l’Inter.
Questa infatti potrebbe essere “stoppata” dalla prescrizione (vi va bene eh ?).
Noi chiediamo una cosa diversa: la “revisione del processo sportivo” ex art. 39 CGS.
E per questo ovviamente - come per l’istituto della revocazione delle sentenze ordinarie – non vi è prescrizione.

Dott. Tronchetti Provera, LA VERITÀ NON SI PRESCRIVE !

E se qualcuno cercherà di scordarselo, ci sono milioni (ho detto “milioni”) di persone come me che – attraverso la “grande rete”, quella che Voi "grandi" non potete “controllare” e che “fa opinione” ormai sempre di più dei giornali (che invece si possono controllare, eccome !) - NON LO PERMETTERANNO.

Voi dovrete restituire lo scudetto di cui NON AVETE ALCUN TITOLO, NE’ MORALE, NE’ SPORTIVO di fregiarvi. Su questo non c’è dubbio. E’ solo questione di tempo.
Ed in più avrete fatto una pessima figura (che meritate): quella di coloro che – sapendo di avere mangiato lo stesso gelato – hanno profittato delle accuse ad altri di avere mangiato quel medesimo gelato senza muovere un dito. Complimenti per l’etica !

Quindi, Dott. Tronchetti Provera, il caso non è chiuso proprio per nulla.
Il caso è apertissimo.
E Lei lo sa benissimo.

Nemo