mercoledì 11 marzo 2009

Fuori una.

E una. La champions è andata. Come era ovvio. E come - ed è questo che è il brutto - era tutto sommato previsto ed anche accettato dalla società.

La differenza con la Juventus "vera" (quella che è stata ammazzata) era che quella perdeva in champions, e ci si incazzava perchè avrebbe dovuto e potuto vincere (vero Capello?), con tutto l'organico che aveva. Adesso invece perde, e si è "quasi" contenti di aver giocato bene, di aver "onorato la manifestazione", di avercela "quasi" fatta !

Ed il (bravo) pubblico del Comunale ha applauduto i giocatori: e questo è sacrosanto. Ma adesso, quello stesso pubblico, deve - una volta di più - accorgersi cosa è successo e sta succedendo: la "normalizzazione" di quella che era "la Signora omicidi".

Ora si deve capire che questa squadra è nata per stare nel mezzo, senza vincere, senza perdere. Ad "onorare".

Nel mezzo, come (l'ho già detto tempo fa a Trillo) i testicoli che hanno tagliato a tutti gii juventini veri, a cominciare da Moggi.

Chissà che feste faranno se dovessero vincere la decima Coppa del nonno (Italia): chiederanno alla federazione (che accetterà subito ovviamente) di concedere una Palla d'oro (così rimaniamo in tema di sfere) ?

Quando il Capitano finirà (e siamo lì, per ovvie e giustissime ragioni di tempo) questa squadra non sarà più nulla, perchè non è più la squadra degli Agnelli, e non sarà più quella di Del Piero (ecco cosa è rimasta oggi).

L'unico vero titolare del regno è in esilio (Andrea Agnelli), ed i suoi cavalieri sono in disgrazia (Lucianone) o anch'essi in esilio (Giraudo, Romi Gay, Bettega ecc.).

Vi sarà una restaurazione? Anzi "una ristorazione" dal male subito?

Per ora c'è solo una squadra senza capo né coda (proprio com'è sempre stata la squadra degli onesti). Per ora c'è solo grigio. Speriamro torni presto - ben chiaro - il bianco e nero. Ma perchè avvenga questo dovrebbeo accadere due cose impossibili: prima di tutto il ritorno di Andrea Agnelli (determinante) e poi della vecchia dirigenza, o di una nuova, a quella paragonabile.

Ma questo è solo un sogno.

Nemo

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