Caro Renato,
stavolta la raccomandata la scrivo a Te perché ormai siamo a ben dopo le comiche finali. Siamo all’uscita secondaria del teatro dopo l’ennesimo fiasco.
Vedi non è la sconfitta con il Lecce United di per sé a certificarlo, ma - paradossalmente – l’esultanza di una settimana prima per una striminzita vittoria contro un Inter alla quale della partita con noi non gliene poteva fregare di meno e che – infatti – ha giocato solo mezz’ora: unico obiettivo, non farsi male, data la “carica agonistica” degli avversari.
Si, proprio come facevano noi con gli intertristi, i bovini torinisti, e le altre provinciali che venivano a giocare con noi la loro “partita dell’anno”, in modo da mettere qualcosa nel diario; in modo da farsi vedere: non si sa mai che mi prendono.
Adesso quelli che gioiscono per una vittoria con l’intertriste, come avessero vinto la Champions, sono quei quattro mediocri pedatori che – non si sa perchè – vestono la maglia di Boniperti, Sivori, Charles, Zoff, Gentile, Cabrini, Furino, Scirea, Causio, Anastasi, Bettega, Rossi, Platini; Vialli, Ravanelli, Del Piero, Baggio, Peruzzi, Thuram, Cannavaro, Davids, Trezeguet, Deschamps, Zidane.
E del grande Tardelli.
Grande perché mai anima juventina fu più incarnata: vi ricordate il pronti-via con il Milan con lui che “piomba” su Rivera per dirgli “amico, piantala di fare il primo della classe, qui sei davanti alla Juventus !”; vi ricordate “L’URLO” nella finale del mondiale – quello “vero” – vinto dalla NazioJuve nel 1982, in quella notte di luglio passata alla storia come “La notte dei lunghi Tardelli” ?
QUELLA era la Juventus !
Già, Tardelli.
Anche se non è stato un grande allenatore; anche se - proprio per questo - ha accettato i soldi del miliardario milanese per allenare l’intertriste; ha avuto la forza di andarsene dal CdA della Elkanentus, rinunciando a dei bei soldi da prendere senza far niente, avendo visto che era lì a fare la statuina, per fare fessi e contenti i tifosi.
Esattamente come ha fatto Deschamps dopo il ritiro del ricorso al Tar imposto da Montezemolo: un “andate a quel paese” per cui l’ho idealmente abbracciato tanto forte da stritolarlo.
Ed arriviamo al punto.
Andrea invece che cacchio sta facendo lì ?
Se è vero che le scelte dei Sampdoriani non sono le sue e le ha dovute accettare (io non ne sono convinto del tutto), la campagna acquisti del Marotta/Mercato delle pulci poteva discuterla, evitarla.
Bastava che – in via riservata – chiedesse ai “suoi” uomini: Moggi e Giraudo.
E invece niente.
La figura che ha (voluto) fare con Dzeko (e lasciamo perdere “l’affare” Barzagli per carità di patria) ha chiarito, senza ombra di dubbio, l’impotenza assoluta di Andrea in questa Elkanentus.
Piantiamola di raccontarci cazzate: la Exor - se vuole – ha ben più della potenza finanziaria di Abramovich. Se vuole tira fuori 300 milioni di euro e la Juventus diventa come il Manchester United. Se vuole fa rimettere l’argenteria a posto in tre mesi, quell’argenteria ritorna a Torino con le scuse di tutti.
Ma non vuole. Il punto è lì.
Come non ha voluto, e solo per i biechi e sotterranei motivi più volte detti, che nel 2006 la Juventus venisse fucilata per non aver fatto nulla.
Ed allora il caro Andrea, doveva dire: grazie no !
A meno che … .
Ripeto. A meno che non abbia accettato il rischio di perdere l’affetto di noi “rancorosi” (siamo senz’altro almeno la metà del popolo juventino vero), per uno scopo: quello di poter arrivare ad ottenere la rimozione della chiara (ormai a tutti, tranne che agli interisti ed ai media da loro controllati; anche a Buffon ?) ingiustizia subìta nel 2006: mi ripeto inconsciamente, per tanta è la speranza che sia così.
Come ti dissi l’ultima volta che mi hai ospitato, se non è così, io chiuderò il mio credito anche a lui, e chiuderò con il seguire il calcio italiano: tanto ormai - come aveva detto Moggi tre anni fa - la TIM Cup (che è il campionato italiano: sponsorizzato da chi ? dall’azionista di maggioranza dell’Inter !!! Ma ci rendiamo conto dello schifo che è il nostro povero Paese ? Ve lo immaginate cosa si sarebbe detto e scritto se lo sponsor del campionati ai tempi della Triade fosse stata la EXOR, o la FIAT ???) è un campionato per le due squadre milanesi: quella del petroliere sponsor e proprietario del campionato stesso e quella del Presidente del Consiglio che – ovviamente – non si può toccare (come infatti non fu toccata nel 2006: andò addirittura a vincere la Champions, mentre la Juve venne distrutta: cose da vomitare…).
W l’Italia.
Vedi caro Renato, con rabbia, giorno dopo giorno, mi avvicino alla Tua primigenia opinione sull’arrivo di Andrea alla Elkanentus. Avevo tanto, forse troppo, sperato che sotto ci fosse di più di questo nel suo arrivo.
Ora i conti (chiaramente fatti ab initio da Moggi) torneranno. E spero tornino.
Sinceramente io spero che la Elkanentus non arrivi né in Champions, né in Euroleague (la quale è solo una perdita di tempo).
La mia non è solo la rabbia del tifoso deluso. Anzi “rancoroso”.
No. È solo il nutrirmi dell’ultima speranza. Quella di illudermi che, andando a fondo la nave, la Exor possa “lasciarla” a chi vuole recuperarla.
Solo così – forse – accadrà qualcosa. Altrimenti continueremo ad essere una provinciale di Torino. Ed in effetti questa è l’intenzione della maggioranza di comando della Exor, e del loro “smile”.
Quando pronuncio questa parola mi viene da vomitare: anche l’Avvocato sorrideva, ma per prendere - “dall’alto” - in giro gli altri: adesso invece lo smile è quello degli altri che ridono - giustamente – di questa “Armata Brancaleone”.
Caro Renato: Branca, Branca, Branca; Leon, Leon, Leon.
Un abbraccio.
Nemo
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3 giorni fa
2 commenti:
Un articolo perfetto che condivido riga per riga!
Che dire, amaramente tutto giusto.
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