giovedì 8 gennaio 2009

SECONDO ATTO

E siamo al secondo atto della commedia.
L'accusa di associazione a delinquere sotto lo schermo della GEA è caduto.
Rimane secondo i giudici la violenza privata e le minacce verso due calcaitori di Moggi padre e figlio.
Appare ovvio che queste due condanne cadranno in appello.
Si potrebbe pensare che i giudicanti non se la sono sentita di stroncare del tutto il teorema accusatorio del Presidente dell'ANM Dott. Palamara.
Quando Giudicanti e Requirenti (PM) saranno due Magistrati di Ordini DIVERSI, probabilemente potremo non avere più questo dubbio.
Certo che - per esercitare una violenza privata con minace - occorre POTER in effetti "compromettere" la carriera di un calciatore. Ma ciò si può fare solo se - in effetti (proprio attraverso quella associazione a delinquere che non è stata trovata esistente) - si poteva mettere in pratica tale minaccia.
Ma siccome la detta associazione a delinquere non c'era, questa volenza privata come poteva esserci?
Naturalmente i titoli dei media erano tutti di questo tenore: "I Moggi condannati !" Poi nel contesto dell'articolo si diceva che l'accusa ("portante") dell'associazione a delinquere era caduta.
Complimenti ai ns. giornalisti !!!
Ora aspettiamo con fiducia l'appello, e la sentenza di primo grado di Napoli.
In quest'ultima vedremo come può esistere una "cupola" fatta da un solo soggetto, dato che tutti gli altri sono usciti dal processo.
Quando tutta questa VERGOGNA finirà sarà sempre tardi.
Nemo

1 commento:

Trillo ha detto...

Caro Nemo, ho aggiunto il tuo blog alla lista dei "Blog di serie C" su VENTI9.
A presto,

Trillo