domenica 27 dicembre 2009

LETTERA A BOBBY-GOL

Caro Roberto, la cosa che più riassume ciò che la nuova proprietà ha fatto alla “NOSTRA” Juventus era il Tuo pianto in tribuna al Comunale quando la Juve si accingeva a vincere il suo 29° scudetto mentre era scoppiata farsopoli e Tu evidentemente già sapevi cosa stava succedendo - a Te, Luciano e Giraudo - proprio “dentro casa”.
Vedere piangere Bobby-gol, il mio Bobby-gol; quello che per uno del 55 come me, significò vedere la Juve in testa (dove deve stare) dopo gli anni bui del dopo Boniperti-calciatore; quello del “padre di tutti i colpi di tacco” a San Siro nel 4-1 al Milan di Rivera e Cudicini; quello dei quattro gol in Nazionale alla Finlandia a Torino; quello che quando giocava in nazionale a Milano il pubblico faceva “oooh” alle sue aperture di gioco “di testa”; quello che giocando d’inverno con la Juve s’è ammalato seriamente e poi si è ripreso; quello che per la sua Juve si è rotto un ginocchio nell’81 contro il Bruges buttando via un mondiale e quindi un titolo di campione del mondo (che ti spetta di diritto morale, come credo abbia detto allora anche il “vecio” Bearzot); quello che non fece una piega quando, capendo che l’età era ormai avanti, tolse dall’imbarazzo la sua Juve e accettò di andare ad Udine, e per questo rischiò tantissimo in un incidente stradale; quello che rappresenta per i miei occhi il ricordo della mia adolescenza, quando in discoteca al pomeriggio in provincia di Pavia (dove vivevo) davano i risultati dicendo “la Juve ha vinto: Bettega.”; ecco vederti piangere – insieme a quello che avevano permesso accadesse a Lucianone e alla nostra Juventus - NON POTRO’ scordarlo né perdonarlo mai.
Se non fossero morti l’Avvocato ed il Dottore (soprattutto - per Te - quest’ultimo) tutto questo non l’avrei mai visto; non sarebbe MAI accaduto: questo lo sa chiunque voglia ragionare con la propria testa e non attraverso il tifo calcistico e le trasmissioni televisive Mediaset, Rai o La7.
Vedi, gli Elkan non hanno “mai” sentito quello che io e tanti altri come me hanno sentito per la Juventus, che è quello che sentivano i due fratelli Agnelli (loro ovviamente da “conduttori” della nave; noi solo come “passeggeri” della stessa durante un tragitto che è stato parte integrante della nostra adolescenza e che quindi nessuno ha il diritto di sporcare “SENZA MOTIVO”).
Quando leggo l’intervista di “Blon” a Le monde dove “magnifica” la discesa in serie B comprendo ancora di più quanto questo signore non abbia niente – ma assolutamente niente – a che fare con lo spirito Juventus: e infatti questo spirito è morto.
Non capisco come Boniperti possa non sputargli in faccia nel leggere queste cose: Boniperti che – in linea con lo spirito Juve – diceva “l’importante è vincere, non partecipare” (lo spirito che ci univa e ci faceva odiare e temere da tutti, soprattutto dall’armata Brancaleone degli onesti di Milano).
Facendo un parallelo un po’ esagerato, la rinuncia al Tar e tutto l’atteggiamento della società verso farsopoli è stato l’8 settembre della Juve: lì è morta.
O forse è andata solo in coma.
Se è così, ora occorre che Tu la faccia uscire da questo coma profondo.
Il come è difficile, ma se non ci riesci Tu è finita.
Il come potrà solo essere questo.
Prima devi riparare le stronzate (scusa il termine, ma non me ne veniva un altro) fatte da “Blon” e da Secco, riportando la squadra a buoni risultati. Questo consoliderà la Tua posizione in società. Fatto questo devi adoperarti per limitare sempre di più i poteri e la posizione del francese: se i risultati ti daranno ragione, gli Elkan (e cioè il “capo John” al quale importa prima di tutto l’aspetto patrimoniale dell’”asset” Juventus) non avranno difficoltà nel “ridimensionare” prima e poi caso mai “congedare” (con tutti i complimenti sabaudi del caso) lo stesso tennista francese che “ama la serie B”.
Poi – se nel frattempo, come sarà – le sentenze della giustizia ordinaria daranno ragione a Moggi e Giraudo, dovrai “operare sotto traccia” per convincere Andrea ad intervenire e così costringere gli attuali padroni ad una “riabilitazione ufficiale” di Moggi e di Giraudo.
Se la situazione di cui sopra si avverasse, non sarebbe una cosa impossibile: in politica (e la lotta per il potere familiare dopo la morte del dottor Umberto, è politica, data la grandezza ed importanza nazionale della famiglia stessa) si sono viste delle riabilitazioni molto più impensabili.
A questo punto l’anima della nostra Juventus ritornerebbe come è più forte di prima, perché diverrebbe ufficiale ciò che oggi è noto solo a chi vuol “vedere”: cioè che alla Juve è stato fatto un torto enorme ed inflitto un danno enorme SENZA MOTIVO.

Ecco caro Roberto cosa – secondo me - Ti aspetta.
Il fatto che sei stato richiamato non può essere stato un caso: vuol dire che dentro al ramo familiare degli attuali padroni del vapore “qualcosa” si sta muovendo.
Pur interessati più al brand e all’asset ecc..ecc, che alla leggenda-Juventus, essi non sono stupidi: avevano calcolato che il harahiri del 2006 per togliere di mezzo gli umbertiani della triade gli costasse un tot: questo tot invece sta diventando molto più alto, e questo NON GLI VA BENE.
Approfitta di questo fatto per operare la completa restaurazione in casa Juve quando sarà possibile farlo.
Nel frattempo collabora internamente con il ns. Lucianone (altro juventino Vero) e riporta la Juve dove deve stare. La squadra non è tutta da buttare, può essere “corretta”, così come facesti (proprio insieme a Luciano) nel 1994 trasformando una squadra che non vinceva, in una squadra incredibile: le potenzialità – come allora – forse ci sono.

Non sentirti affondato dal peso delle aspettative di cui sopra che noi tutti “juventiniveri” riponiamo su di te.

COMUNQUE VADA, Ti saremo sempre grati di non aver sbattuto la porta in faccia a chi non Ti ha difeso; a chi ha fatto denunce “contro ignoti” (sapendo che tra questi “ignoti” c’eri Tu); ha chi Ti ha tenuto in società per due anni come un figlio delinquente che ci si vergogna di far vedere in salotto alla gente, inventandosi mansioni da “aiuto dell’aiuto dell’aiuto del giardiniere”: a te che, con Boniperti e Del Piero, SEI la Juve, insieme all’Avvocato ed al Dottore !!!
Grazie per non averli mandati a quel paese.
Ma la juventinità che hai come noi non poteva che farTi fare questo.

Con lo stesso affetto dei “nostri” anni 70: bentornato Bobby-Gol.
Bentornato Roberto Bettega.

lunedì 21 dicembre 2009

LA JUVE E' MORTA. VIVA LA JUVE !

Caro Trillo, si; la nostra cara, vecchia Juventus è morta.
Nessuno la tocchi, brutti avvoltoi !

Quando se ne andò l'Avvocato, speravo tanto che, rimanendo il Dottor Umberto, tutto rimanesse come prima. Poi quando anche quest'ultimo se n'è andato, ho avuto profonda paura che i barbari varcassero i confini.
I due anni di capelliana memoria sono stati solo l'incubazione dell'invasione.
Poi sono arrivati.
I barbari.

Il grande errore dell'Avvocato - qui sta il punto - è quello di aver scelto male (molto male) gli eredi; quanto meno per ciò riguarda la Juventus.
Gli Elkan forse stanno pagando il conto a coloro da cui sono stati aiutati nella lotta interna con la propria madre e con il ramo cadetto di Andrea.

La "Juventus degli Agnelli" è morta ed è inutile illudersi: ogni cosa ha una fine. Come anche sarà un giorno per il Milan dopo Berlusconi (senza il quale sarebbe finito - lui si per "tentato" illecito - in serie B).
Quando guardo la foto della "panchina storica" con seduti i fratelli Agnelli, l'Avv.Chiusano e Boniperti, penso con orgoglio solo una cosa: la vera Juventus non l'hanno mai battuta; per batterla l'hanno dovuta uccidere quegli sgherri plebei di Milano; e per farlo hanno dovuto aspettare che il re fosse morto.

Bene.
Ora solo questo: o Andrea diventa un novello Carlo Magno e rifonda la Juventus (magari se Ulisse torna ...), oppure rimaniamo con i Longobardi.

Ma ciò che fu è nostro e nessuno, petroliere o telefonista che sia, potrà mai togliercelo.
Potranno solo offenderlo, come hanno sempre fatto insieme con gli altri cialtroni, uniti solo dall'invidia per la regina per il solo fatto che era la moglie del Re, il vero odiato.

La Juve è morta, viva la Juve.

Nemo

sabato 19 dicembre 2009

LA "VISITA CASUALE" DI ANDREA

Questa "visita" di Andrea Agnelli (l'unico Agnelli - per ora - rimasto) mi sembra impossibile che sia "casuale": dopo tre anni e mezzo di "esilio".
Credo che la verità stia nel fatto che gli Elkan siano stati informati di come procede il processo di Napoli, da questo si siano resi conto che in appello Giraudo sarà assolto, ed abbiano visto la sentenza di Torino.
Questo fa il pari con il riavvicinamento di Bettega.
Mah ! Speriamo che i nostri appelli sul Web possano divenire realtà.
Ma se ciò sarà, lo sarà solo per motivi economici.
L'unico verbo che a questi livelli conta è quello economico.
Inizialmente vollero estromettere Andrea (e quindi gli umbertiani) dalla "visibilità" mediatica che la juve vincente dava, per consolidare il fatto che la leaderschip della famiglia passasse dall'Avvocato ai nipotini Elkan, e non invece al ramo "cadetto" degli eredi di Umberto: questo per motivi di alta finanza (per questi motivi sono pure in causa con la madre !!!).
Adesso, stabilite le gerarchie post mortem del Dottor Umberto, i motivi economici a cui guardare sono "meno alti", e tornano ad essere quelli del bilancio Juventus: esattamente quelli che portarono l'Avvocato a chiamare il fratello "organizzatore di famiglia" a mettere ordine nella Juve nel momento in cui il vecchio sistema lasciava il posto al nuovo sistema dei calciatori non più proprietà delle società, sistema nel quale Boniperti non riusciva a muoversi.

Gli Elkan stanno vedendo che la società Juventus FC Spa va male.

Ha speso 100 milioni di Euro in giocatori, senza risultati.
Come tutti i discendenti della famiglia Agnelli, anche loro non amano buttare i soldi, non sono abituati a farlo (come invece i petrolieri onesti).
Sono certo che, se non fosse stato per la questione "dinastica", gli Elkan non avrebbero mai abbandonato la triade, e noi non saremmo qui a parlare.
Sono certo che essi ammirano Moggi, Giraudo e Bettega; ma non per i risultati sportivi, ma solo per quelli economici: vincevano, senza chiedere soldi e - così facendo - aumentavano il valore delle azioni Juventus e quindi del patrimonio della famiglia.
Deve infatti essere chiaro che nel gestire la Juventus, se nei due fratelli (l'Avvocato ed il Dottore) il motivo economico si coniugava indissolubilmente con quello affettivo, ciò non è per gli eredi dell'Avvocato (attuali capi della famiglia), MA INVECE LO E' ANCORA PER IL "CADETTO" ANDREA (e la sua mamma).
Quindi - come dissi già altra volta - se la Juventus si salverà tornando agli umbertiani (cioè Andrea, che poi oggi è l'unico Agnelli di nome rimasto: se fossimo in campo dinastico, la legge salica avrebbe fatto salire al trono Andrea; ma qui domina il denaro e non il sangue, purtroppo!) CIO' SARA' "SOLO" PER MOTIVI ECONOMICI.
Credo che questi motivi stiano prendendo piede DOPO L'USCITA DALLA CHAMPIONS e la relativa perdita economica; ed il pericolo - serissimo - di non arrivare tra le prime quattro e quindi subire una perdita ancora più grave.

Concludendo: se questa interpretazione è giusta (e c'è solo da pregare che sia così) lo vedremo: ma non mettiamoci il cuore sopra. A livello di alta finanza può sempre succedere qualcosa che faccia cambiare la storia di ciò che è più piccolo e che sta "dentro" allo scatolone.
Comunque se dovesse avvenire, ne vedremo delle belle, a cominciare da illustri ritorni di persone e scudetti.

Come dicevo occorre - purtroppo - sperare che quest'anno la nostra amata Juventus vada male, molto male, come avvenne per l'ultima di Boniperti e Trapattoni.
Allora il richiamo del fratello Umberto da parte dell'Avvocato avvenne "ANCHE" (non "solo": c'era anche il fatto che l'accordo Fiat-Mediobanca pare prevesse il "defilarsi" dalla Fiat di Umberto che non andava d'accordo con Cuccia: quindi l'accordo tra fratelli previde che ad Umberto andasse la Juve) per motivi di passione sportiva (il "giocattolo di famiglia").
Oggi, se - e ripeto se - avverrà, lo sarà "SOLO" per motivi economici (la juve è un patrimonio di famiglia e non può svalutarsi).
Questa è la differenza (che poi, a ben vedere, è la differenza che ha portato la Juventus a subire farsopoli ed a trovarsi in questa situazione tipica e normale proprio della squadra degli onesti).

Incrociamo le dita. E ripetiamo: Andrea e Donna Allegra, aiuto !

Nemo

mercoledì 9 dicembre 2009

La matematica non è un’opinione.

Operazione.
prendi una proprietà interessata ad altro (leggi far buoni affari con i petrolieri); aggiungi poi un presidente che sa a memoria quante corde ha una racchetta da tennis, ma certamente non quanta è lungo un campo di calcio; aggiungi poi un direttore sportivo che ha un radar particolare per spendere 25 milioni per giocatori che Moggi avrebbe valutato al massimo la metà; aggiungi infine degli osservatori che conoscono a menadito i colori dei pettirossi invernali.
Risultato: spesi in tre anni almeno 100 milioni di euro per trovarsi fuori dalla Champions a dicembre.

Il problema è sempre quello lì. Questa società aveva i migliori manager di calcio possibili e li ha mandati via con la scusa di farsopoli.
Ora è una nave che vuole arrivare in america, ma naviga a vista senza bussola, e con un comandante esperto di tram.

Per Ciro.
Mi dispiace che ti sei trovato in questa situazione. Te lo dovevi immaginare. Ma forse l’hai “dovuto” fare per tenere in caldo il posto al Marcello nazionale.
Certo che sai anche tu che non hai – nè puoi avere – ancora il “mestiere” per combattere con i tecnici che hanno già avuto esperienze di conduzione in prima persona di squadre di calcio.
Francamente credo che tu sappia che fai delle formazioni iniziali sbagliate e poi non le sai correggere in tempo sul campo perché – giustamente, data l’inesperienza – hai sempre molti dubbi.
Il cambio Poulsen per Del Piero è veramente una chicca! Se l’avesse fatto Ranieri l’avrebbero fucilato sul giornale marrone di Lupo De Lupis.
Non hai ancora capito che se vuoi far giocare Diego con Del Piero, con le squadre forti, non puoi far giocare "anche" Camoranesi. Non avevi capito che col Bayer dovevi coprire le fasce dove ci hanno strainchiappettato ? Mah !
L’avere vicino il tecnico della difesa e dell’attacco... : vallo a dire al ns. Marcello ! Sai dove li manderebbe !!!

Per noi juventini veri.
L’unica speranza è che da Napoli cambi il vento; che torni “frequentabile” il cattivo (cioè Moggi); che gli Elkan passino la mano ad Andrea Agnelli (rispettando l’accordo tra i rispettivi genitori che prevedeva che della Juve si occupasse Umberto), e che questo riabiliti il cattivo (cioè Moggi).
Se ciò non avverrà la nostra Juventus non sarà più quella che è sempre stata.

Ultima nota.
Ma almeno Bettega potrebbero reinserirlo in società, almeno per avere qualcuno che “ricominci” a prendere giocatori di calcio e non di tennis.

Nemo

lunedì 7 dicembre 2009

CONTROCAMPO, RAIDUE, SKYnter: INSOPPORTABILE.

Stasera ho avuto la conferma che l’unico tentativo e scopo del ns. Moggi fu quello di avere qualche voce favorevole sulle reti televisive che – purtroppo – “fanno” opinione. E questa “opinione” diviene (come abbiamo visto) la “verità”.

Ho infatti visto dapprima SKYinter (ma è possibile ce ci dobbiamo sciroppare sempre Bergomi ?): siccome non potevano dire che l’intervento di Caceres su Milito in area era rigore (infatti è quest’ultimo che pesta la scarpa allo juventino) ne erano talmente dispiaciuti che sono arrivati a dire che però Caceres è stato “imprudente” perché “normalmente” quel rigore “poteva” venir dato.
Siamo alla follia.
Ma Vialli (passi l’acido Bergomi), che cacchio fai ? I soldi di SKYnter ti fanno gola sino a questo punto ?

Poi su RAIDUE, si parla della trattenuta di Cannavaro su Samuel, ma non di quella (prima) dello stesso su Chiellini.
Naturalmente Del Piero “accentua” lo spintone alle spalle datogli da Samuel (da dietro): e qui non è quest’ultimo ad essere stato “imprudente”; in sostanza è Del Piero che ha “quasi simulato”.
Solo brevi accenni sulla mancata espulsione di Samuel per il fallo su del Piero.
Ovviamente il romanista De Luca e compagnia cantante spiegano solo che la Juve ha giocato male, e che ha vinto solo con i nervi, che la partita è stata brutta ecc. ecc.
Ma davanti non c’era una squadra con trecento giocatori tutti di primissimo livello, e con lo special one in panchina ? Non erano loro che avrebbero dovuto giocar bene ?

E finisco con Controcampo.
Una vera bolgia di interisti, tutti a fischiare Mughini (che non capisco: ma quanti soldi si fa dare per prendersi quei fischi ? Da uno come lui francamente mi sorprende).
E il Dotto (mai nome fu meno indicato …) che disserta sui rigori non dati all’Inter, e sulla gomitata (!) di Melo (assolutamente senza cervello: questo si !!!) che “in realtà” non è andata a segno: Balotelli-Simulatelli non è stato nemmeno sfiorato (come anche prima da Grosso). Anche il Casarin di turno stigmatizza il gesto di Melo, senza però “schifare” una cosa molto più schifosa di una gomitata: la simulazione.
In inghilterra (dove si picchiano da uomini e non da finocchi isterici) la gomitata è punita; la simulazione invece è “schifata” come tutti i tradimenti, come la vigliaccheria.
Ma qui siamo in Italia. Purtroppo.
Poi c’è il Ferri di turno: quello che ha un’invidia per la Juve che gli sale dall’uccello fino al cervello (notare la rima…), come quell’altro intertristissimo di Berti; gente che ha vinto poco o niente.
E quel che ha vinto (un misero scudetto) lo ha vinto grazie ad uno juventino “prestato”: Trapattoni (proprio come è successo adesso con Ibra; sarà un destino?).
Appena Mughini accenna a Farsopoli ed ai processi di Napoli (ed alle dichiarazioni anti "squadra degli onesti" fatte da un testimone DELL'ACCUSA?) tutti si innervosiscono: NON BISOGNA PIU’ PARLARNE. Il farlo dà fastidio; non è “politically correct” (sarà perchè sale la paura che la verità venga fuori?).

Sempre su SKYinter ho poi visto (canale 316, credo) un Juve-Inter del 2001-2002: mamma mia, quella si che era la ns. Juve!!!.
E come si vedeva quello che è sempre stato, e che Camoranesi ha detto qualche tempo fa: quando gli intertristi giocavano contro la juve se la facevano sotto; si vedeva chiaramente; sapevano che avrebbero perso, o - se gli diceva bene - pareggiavano (e "ovviamente" poi piangevano sui rigori non avuti ecc. ecc.).

Insomma tutto insopportabile.

Ma se Ulisse riesce a sbarcare a Napoli …

Nemo