domenica 2 maggio 2010

Lettera aperta a Tronchetti-Provera (ed all’Inter).

Dott. Tronchetti Provera, questo è uno stralcio della Sua dichiarazione rilasciata a Santa Margherita Ligure, e comparsa oggi (2/5/2010) su Tuttosport:
<< Non guardo indietro. È una vicenda chiusa. In tutti gli sport quando il primo viene squalificato vince il secondo e nessuno ne fa uno scandalo: ma il calcio ha un impatto mediatico più forte e qui si sono inventati che è uno scandalo.>>.

E no, Dottor Tronchetti, così non va!
Ciò che Lei afferma non c'entra proprio niente con ciò che è successo.

Quando il primo classificato è squalificato, e vince il secondo, nessuno fa uno scandalo “quando la squalifica è motivata”; “quando la squalifica non è – essa - uno scandalo”.

Qui lo “scandalo” non è il fatto del dare la vittoria al secondo classificto (nel caso della Sua squadra: “terzo”) se il primo viene squalificato.
QUI LO SCANDALO E’ LA SQUALIFICA DEL PRIMO !

Non cambiamo le carte in tavola !!!

Quando questa squalifica è una “montatura mediatica”, come stà emergendo nell’ambito della “vera” giustizia (quella ordinaria); ed in più, quando i – falsi - motivi per tale squalifica sono identicamente (SE NON DI PIU’…) contestabili anche al secondo/terzo classificato dichiarato vincitore, ALLORA TUTTO CIÒ COSTITUISCE UNO SCANDALO !

Quando la squadra che profitta di questo scandalo (la Sua Inter), piaccia o non piaccia, ha fatto le stesse cose della Juventus, del Milan, della Fiorentina, della Lazio ecc. ecc., viene dichiarata vincitrice al posto della prima, ed ha la faccia di bronzo di proclamarsi “l’onesta della compagnia” e per ciò dichiara ai quattro venti la conformità all’etica sportiva dell’assegnazione ad essa dello scudetto 2006 (otre tutto non oggetto di indagine, ndr), ed in più si viene a sapere che ha fatto pedinare ed intercettare calciatori, dirigenti di squadre avversarie, designatori ed arbitri da una struttura della propria azienda Telecom diretta da un certo Sig. Tavaroli (si ricorda chi è costui no ?) secondo quanto dichiarato da quest’ultimo; ecco, quando un tale secondo/terzo classificato non è oggetto di un pari trattamento degli squalificati, anzi viene dichiarato vincitore “morale”, e tale se ne proclama ai quattro venti: ECCO QUESTO E’ UNO SCANDALO !!!

E mi consenta (direbbe qualcuno …) è uno scandalo che, dopo tutto ciò che è emerso OGGETTIVAMENTE al processo di Napoli, Lei dichiari quanto sopra riportato.

No, caro Dottor Tronchetti Provera, il caso NON E’ AFFATTO CHIUSO.
E’ totalmente aperto.


E francamente dovreste voi dirigenti dell’Internazionale FC, quantomeno per ora, non dire più nulla; trincerarvi dietro un anglosassone “no comment”.
Lo capiremmo tutti.

E invece no ! Insistete nella negazione della realtà, e nella difesa dell’indifendibile !

La trappola mediatica che è stata preparata (e che non avrebbe funzionato se non avesse coinciso nei tempi - per "strana" coincidenza ... - con la lotta di successione in casa Agnelli dopo la prematura morte del Dott. Umberto, per cui anche “lì dentro”, come Lei certamente sa … , qualcuno ha profittato di questa trappola per mettere fuori gli “umbertiani” Moggi e Giraudo) tra poco verrà spazzata via dal giudice ordinario.
Questo Lei lo sa, come lo sanno tutti.

Ed allora occorre chiarire la situazione.
Tutto ciò che, per la trappola mediatica architettata contro Moggi e la Juventus, è stato il motivo per le pene ingiustamente inflitte alla Juventus (e dalle quali questa non si è difesa per il motivo “interno” di cui sopra) è PARI PARI applicabile alla Sua Inter.

Ma vede nessuno di noi “balordi” (come ci ha definiti scioccamente il figlio di Facchetti) ha interesse che l’Inter (onesta “a priori”) vada in serie B con penalizzazione: non ce ne frega niente !
Noi juventini non siamo interisti: per fortuna!

Nessuno di noi crede che quelle telefonate siano state un illecito.
E nemmeno una slealtà sportiva, dato che lo facevano tutti; ed anzi era la stessa Figc che “spingeva” i designatori a parlare con le società ed i dirigenti di esse.
Al massimo poteva essere – eticamente – un mal costume “di tutti”.
VOI COMPRESI.

E quindi noi non chiediamo la “riapertura” di “farsopoli” contro l’Inter.
Questa infatti potrebbe essere “stoppata” dalla prescrizione (vi va bene eh ?).
Noi chiediamo una cosa diversa: la “revisione del processo sportivo” ex art. 39 CGS.
E per questo ovviamente - come per l’istituto della revocazione delle sentenze ordinarie – non vi è prescrizione.

Dott. Tronchetti Provera, LA VERITÀ NON SI PRESCRIVE !

E se qualcuno cercherà di scordarselo, ci sono milioni (ho detto “milioni”) di persone come me che – attraverso la “grande rete”, quella che Voi "grandi" non potete “controllare” e che “fa opinione” ormai sempre di più dei giornali (che invece si possono controllare, eccome !) - NON LO PERMETTERANNO.

Voi dovrete restituire lo scudetto di cui NON AVETE ALCUN TITOLO, NE’ MORALE, NE’ SPORTIVO di fregiarvi. Su questo non c’è dubbio. E’ solo questione di tempo.
Ed in più avrete fatto una pessima figura (che meritate): quella di coloro che – sapendo di avere mangiato lo stesso gelato – hanno profittato delle accuse ad altri di avere mangiato quel medesimo gelato senza muovere un dito. Complimenti per l’etica !

Quindi, Dott. Tronchetti Provera, il caso non è chiuso proprio per nulla.
Il caso è apertissimo.
E Lei lo sa benissimo.

Nemo

2 commenti:

marco99 ha detto...

Caro Nemo,bella lettera destinata ad essere ignorata dall'interessato.

Sono interisti. Più di tanto non possono fare e il loro Dna, temprato da 18 anni di figure barbine, li porta ora a comportarsi con un arroganza e una prepotenza senza uguali.

Gli interisti di farsopoli non sanno un tubo se non due righe lette sulla gazzetta o due deliri sentiti da travaglino.

Non possiamo fare miracoli quando lo stesso moratti avanza dubbi persino sul 2002 pur di giustificare davanti ai suoi famigliari le centinaia di milioni di euro buttati per il calcio.

hellhammer ha detto...

Arroganza e cialtroneria allo stato puro.