Caro Roberto, la cosa che più riassume ciò che la nuova proprietà ha fatto alla “NOSTRA” Juventus era il Tuo pianto in tribuna al Comunale quando la Juve si accingeva a vincere il suo 29° scudetto mentre era scoppiata farsopoli e Tu evidentemente già sapevi cosa stava succedendo - a Te, Luciano e Giraudo - proprio “dentro casa”.
Vedere piangere Bobby-gol, il mio Bobby-gol; quello che per uno del 55 come me, significò vedere la Juve in testa (dove deve stare) dopo gli anni bui del dopo Boniperti-calciatore; quello del “padre di tutti i colpi di tacco” a San Siro nel 4-1 al Milan di Rivera e Cudicini; quello dei quattro gol in Nazionale alla Finlandia a Torino; quello che quando giocava in nazionale a Milano il pubblico faceva “oooh” alle sue aperture di gioco “di testa”; quello che giocando d’inverno con la Juve s’è ammalato seriamente e poi si è ripreso; quello che per la sua Juve si è rotto un ginocchio nell’81 contro il Bruges buttando via un mondiale e quindi un titolo di campione del mondo (che ti spetta di diritto morale, come credo abbia detto allora anche il “vecio” Bearzot); quello che non fece una piega quando, capendo che l’età era ormai avanti, tolse dall’imbarazzo la sua Juve e accettò di andare ad Udine, e per questo rischiò tantissimo in un incidente stradale; quello che rappresenta per i miei occhi il ricordo della mia adolescenza, quando in discoteca al pomeriggio in provincia di Pavia (dove vivevo) davano i risultati dicendo “la Juve ha vinto: Bettega.”; ecco vederti piangere – insieme a quello che avevano permesso accadesse a Lucianone e alla nostra Juventus - NON POTRO’ scordarlo né perdonarlo mai.
Se non fossero morti l’Avvocato ed il Dottore (soprattutto - per Te - quest’ultimo) tutto questo non l’avrei mai visto; non sarebbe MAI accaduto: questo lo sa chiunque voglia ragionare con la propria testa e non attraverso il tifo calcistico e le trasmissioni televisive Mediaset, Rai o La7.
Vedi, gli Elkan non hanno “mai” sentito quello che io e tanti altri come me hanno sentito per la Juventus, che è quello che sentivano i due fratelli Agnelli (loro ovviamente da “conduttori” della nave; noi solo come “passeggeri” della stessa durante un tragitto che è stato parte integrante della nostra adolescenza e che quindi nessuno ha il diritto di sporcare “SENZA MOTIVO”).
Quando leggo l’intervista di “Blon” a Le monde dove “magnifica” la discesa in serie B comprendo ancora di più quanto questo signore non abbia niente – ma assolutamente niente – a che fare con lo spirito Juventus: e infatti questo spirito è morto.
Non capisco come Boniperti possa non sputargli in faccia nel leggere queste cose: Boniperti che – in linea con lo spirito Juve – diceva “l’importante è vincere, non partecipare” (lo spirito che ci univa e ci faceva odiare e temere da tutti, soprattutto dall’armata Brancaleone degli onesti di Milano).
Facendo un parallelo un po’ esagerato, la rinuncia al Tar e tutto l’atteggiamento della società verso farsopoli è stato l’8 settembre della Juve: lì è morta.
O forse è andata solo in coma.
Se è così, ora occorre che Tu la faccia uscire da questo coma profondo.
Il come è difficile, ma se non ci riesci Tu è finita.
Il come potrà solo essere questo.
Prima devi riparare le stronzate (scusa il termine, ma non me ne veniva un altro) fatte da “Blon” e da Secco, riportando la squadra a buoni risultati. Questo consoliderà la Tua posizione in società. Fatto questo devi adoperarti per limitare sempre di più i poteri e la posizione del francese: se i risultati ti daranno ragione, gli Elkan (e cioè il “capo John” al quale importa prima di tutto l’aspetto patrimoniale dell’”asset” Juventus) non avranno difficoltà nel “ridimensionare” prima e poi caso mai “congedare” (con tutti i complimenti sabaudi del caso) lo stesso tennista francese che “ama la serie B”.
Poi – se nel frattempo, come sarà – le sentenze della giustizia ordinaria daranno ragione a Moggi e Giraudo, dovrai “operare sotto traccia” per convincere Andrea ad intervenire e così costringere gli attuali padroni ad una “riabilitazione ufficiale” di Moggi e di Giraudo.
Se la situazione di cui sopra si avverasse, non sarebbe una cosa impossibile: in politica (e la lotta per il potere familiare dopo la morte del dottor Umberto, è politica, data la grandezza ed importanza nazionale della famiglia stessa) si sono viste delle riabilitazioni molto più impensabili.
A questo punto l’anima della nostra Juventus ritornerebbe come è più forte di prima, perché diverrebbe ufficiale ciò che oggi è noto solo a chi vuol “vedere”: cioè che alla Juve è stato fatto un torto enorme ed inflitto un danno enorme SENZA MOTIVO.
Ecco caro Roberto cosa – secondo me - Ti aspetta.
Il fatto che sei stato richiamato non può essere stato un caso: vuol dire che dentro al ramo familiare degli attuali padroni del vapore “qualcosa” si sta muovendo.
Pur interessati più al brand e all’asset ecc..ecc, che alla leggenda-Juventus, essi non sono stupidi: avevano calcolato che il harahiri del 2006 per togliere di mezzo gli umbertiani della triade gli costasse un tot: questo tot invece sta diventando molto più alto, e questo NON GLI VA BENE.
Approfitta di questo fatto per operare la completa restaurazione in casa Juve quando sarà possibile farlo.
Nel frattempo collabora internamente con il ns. Lucianone (altro juventino Vero) e riporta la Juve dove deve stare. La squadra non è tutta da buttare, può essere “corretta”, così come facesti (proprio insieme a Luciano) nel 1994 trasformando una squadra che non vinceva, in una squadra incredibile: le potenzialità – come allora – forse ci sono.
Non sentirti affondato dal peso delle aspettative di cui sopra che noi tutti “juventiniveri” riponiamo su di te.
COMUNQUE VADA, Ti saremo sempre grati di non aver sbattuto la porta in faccia a chi non Ti ha difeso; a chi ha fatto denunce “contro ignoti” (sapendo che tra questi “ignoti” c’eri Tu); ha chi Ti ha tenuto in società per due anni come un figlio delinquente che ci si vergogna di far vedere in salotto alla gente, inventandosi mansioni da “aiuto dell’aiuto dell’aiuto del giardiniere”: a te che, con Boniperti e Del Piero, SEI la Juve, insieme all’Avvocato ed al Dottore !!!
Grazie per non averli mandati a quel paese.
Ma la juventinità che hai come noi non poteva che farTi fare questo.
Con lo stesso affetto dei “nostri” anni 70: bentornato Bobby-Gol.
Bentornato Roberto Bettega.
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